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Giornalisti 17 Mag 2015

Unione Sarda, ex arcivescovo al giornalista 'scomodo': "Andare a morì ammazzati" Piena solidarietà dalla Fnsi

"Un giornalista che ricerca e racconta la verità fa soltanto il proprio dovere. Per questo sono gravi e inaccettabili gli insulti - perché di questo si tratta - che il vescovo emerito di Cagliari ha rivolto a un cronista dell'Unione Sarda, da cui è stato intervistato in merito ad una vicenda di presunti abusi sessuali da parte di un ex parroco della diocesi del capoluogo sardo".

"Un giornalista che ricerca e racconta la verità fa soltanto il proprio dovere. Per questo sono gravi e inaccettabili gli insulti - perché di questo si tratta - che il vescovo emerito di Cagliari ha rivolto a un cronista dell'Unione Sarda, da cui è stato intervistato in merito ad una vicenda di presunti abusi sessuali da parte di un ex parroco della diocesi del capoluogo sardo".

Così il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso commenta i fatti rilanciati ieri sera dal sito del quotidiano isolano. "Rompere il silenzio e sollevare il velo dell'ipocrisia - rileva Lorusso - su fatti esecrabili come quelli su cui sta cercando di far luce l'Unione Sarda significa fare buon giornalismo. Dovrebbe tenerlo presente il vescovo emerito di Cagliari, al quale dovrebbe servire da esempio l'atteggiamento fermo e inflessibile di Papa Francesco su vicende simili a quella cagliaritana". 
L'episodio ha visto protagonista incolpevole un giornalita de L'Unione Sarda che aveva interpellato l'ex arcivescovo di Cagliari in merito ai recenti fatti di cronaca che hanno interessato la Curia del capoluogo sardo, con l'arresto di un prete accusato di abusi sessuali (qui il link all'audio).
"Ai colleghi dell'Unione Sarda, oltre che la piena e convinta solidarietà, va il plauso - chiosa il segretario Lorusso - e il sostegno della Federazione nazionale della Stampa italiana".

IRRITATO DALLE DOMANDE DEL CRONISTA SULLE VICENDE CHE SCUOTONO LA DIOCESI  VESCOVO CAGLIARI MINACCIA NON FAR COMPRARE L'UNIONE
Puntuale è arrivata anche la denuncia del Gruppo cronisti sardi, per bocca della coordinatrice Maria Francesca Chiappe: "Il Gruppo cronisti sardi - si legge sul sito dell'Unci - denuncia le inaccettabili parole pronunciate dall’arcivescovo emerito di Cagliari, monsignor Giuseppe Mani, nel corso di un’intervista col cronista de L’Unione Sarda che lo interpellava in merito alle vicende che da qualche tempo scuotono la diocesi cagliaritana. Da un lato l’arresto dell’ex parroco di Villamar per abusi sessuali su ragazzini, dall’altro la misteriosa autosospensione del parroco della Cattedrale di Cagliari, sullo sfondo quella che appare una guerra di potere tra le gerarchie ecclesiastiche, vecchie e nuove".
"Monsignor Mani - prosegue la nota - ha definito l’Unione Sarda un 'porcaio', ha detto al cronista di 'andare a morì ammazzati, voi e quel pover’uomo del vostro proprietario', ha minacciato di dare 'ordine a un gruppo di persone di non comprare L’Unione Sarda per una settimana'. I cronisti sardi auspicano che monsignor Mani torni sui suoi passi e riprenda coi cronisti un dialogo costruttivo anche sui casi più difficili e le situazioni più complicate, nel rispetto dei ruoli".

EX ARCIVESCOVO CAGLIARI INSULTA CRONISTI
DENUNCIA L'UNIONE SARDA: MANI, "ANDATE A MORIRE AMMAZZATI"
A un giornalista de L'Unione Sarda che lo ha interpellato in merito ai recenti fatti di cronaca che hanno interessato la Curia cagliaritana (con l'arresto di un prete accusato di abusi sessuali), l'ex arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Mani, avrebbe risposto: "Il vostro giornale è un porcaio, andate a morire ammazzati". Lo denuncia il Cdr del quotidiano sardo. "Dirò a tutti i parroci della Curia di invitare la gente a non comprare più L'Unione", avrebbe aggiunto l'arcivescovo. (Ansa - Cagliari, 16 maggio 2015)

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