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La sede della redazione centrale di Roma dell'agenzia Dire (Foto da google.com/maps)
Vertenze 07 Gen 2024

Agenzia Dire, l'8 gennaio sciopero e sit-in dei giornalisti. La Fnsi in piazza con i colleghi

Appuntamento alle 11 sotto la sede della redazione centrale di Roma «per chiedere all'azienda di ritirare i licenziamenti e fermare le sospensioni illegali». Saranno presenti il presidente Vittorio di Trapani, il segretario aggiunto Matteo Naccari e Maurizio Di Schino, componente della Giunta esecutiva. Al fianco dei lavoratori anche Associazione Stampa Romana, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil del Lazio.

«Dopo i 14 licenziamenti immotivati e illegittimi di Natale, nella notte del 31 dicembre l'amministrazione della Com.e, società editrice dell'agenzia Dire, ha comunicato tramite mail a 17 giornalisti della sede di Roma la sospensione dal lavoro con effetto immediato e senza retribuzione. Un atto gravissimo e senza alcun precedente e fondamento giuridico, oltre che assurdo per tempi e modi». Lo sottolineano le giornaliste e i giornalisti della Dire, che «unitamente ai colleghi poligrafici, convocano quindi un sit-in per lunedì 8 gennaio 2024 alle 11 sotto la sede della redazione centrale di Roma, in corso d'Italia 38/A, in occasione dell'ennesima giornata di sciopero della mobilitazione, per chiedere all'azienda di ritirare i licenziamenti e fermare le sospensioni illegali».

Al fianco dei lavoratori in sciopero si schierano Associazione Stampa Romana, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil del Lazio, che - in una nota congiunta - chiedono la «revoca degli illegittimi licenziamenti e delle infondate sospensioni dei giornalisti, confronto immediato della proprietà con tutti i sindacati per fare chiarezza sulla situazione dell'azienda, iniziative di governo e Parlamento per garantire alla Dire, come a tutte le altre agenzie di stampa nazionali, le risorse indispensabili per mantenere viva una voce essenziale per il pluralismo dell'informazione primaria. Non possono essere i lavoratori dell'agenzia - concludono le sigle sindacali - a pagare per gli errori di vecchia e nuova proprietà».

Al presidio saranno presenti anche il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, il segretario aggiunto Matteo Naccari e Maurizio Di Schino, componente della Giunta esecutiva.

@fnsisocial

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