Arresto Spezi, il gip vieta i colloqui tra il giornalista e i propri legali per la gravità dei fatti

Sono stati vietati ''per la gravita' dei fatti contestati e sussistendo specifiche ed eccezionali ragioni di cautela'' gli incontri tra il giornalista Mario Spezi, arrestato venerdì 7 aprile, e i suoi difensori. Una decisione presa dal gip del capoluogo umbro Marina De Robertis su richiesta del pm Giuliano Mignini

A riferirlo e' stato uno dei difensori di Spezi, l'avvocato Nino Filasto', che in mattinata ha incontrato il magistrato. Il divieto e' stato disposto ''per un periodo non superiore a cinque giorni'' per entrambi gli indagati. Per il presunto tentativo di depistaggio e' stato arrestato infatti anche Luigi Ruocco, 51 anni, di Gragnano (Napoli). ''Questo significa - ha detto l'avvocato Filasto' - che Spezi verra' sottoposto all'interrogatorio di garanzia da parte del gip prima di avere parlato con i suoi difensori''. ''Si tratta di un provvedimento - ha detto ancora Filasto' - preso per impedire a Spezi di vedere i suoi difensori prima dell'interrogatorio, per impedirgli di poterlo preparare adeguatamente. Per noi l'interrogatorio di garanzia - ha concluso il difensore del giornalista - e' molto importante perche' e' la prima volta' che sara' sentito su questi fatti''. Spezi, gia' indagato per il presunto omicidio di Francesco Narducci, e' stato arrestato ieri con l'accusa di calunnia e interruzione di pubblico servizio. L'ipotesi accusatoria e' che abbia tentato, avvalendosi di Ruocco, si riportare l'attenzione investigativa sulla cosidetto pista sarda gia' percorsa alla fine degli anni Sessanta per gli omicidi del mostro di Firenze. (ANSA)