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Vertenze 26 Lug 2017

Askanews, i giornalisti contro il piano dell'azienda che punta a triplicare la cassa integrazione

L'assemblea dei redattori dell'agenzia di stampa rigetta in maniera decisa il piano organizzativo e operativo dell'editore «perché non contiene elementi che garantiscano il lavoro giornalistico e il prodotto dell'agenzia, lasciando spazio a derive non accettabili», spiega il Cdr.

L'assemblea dei redattori di Askanews respinge risolutamente il documento dell'azienda che preannuncia la volontà di non rispettare gli impegni sottoscritti nel contratto di solidarietà vigente. «La comunicazione consegnata al Cdr – spiega una nota dei giornalisti – è irricevibile e immotivata. L'azienda, che a maggio 2016 ha firmato un accordo in cui si impegna a proseguire la solidarietà agli attuali livelli fino a maggio 2018, non ha fornito nessun elemento tale da avallare un piano di tagli con 30 esuberi che si declinano con il 30% di Cigs a rotazione, oltre il triplo rispetto all'attuale riduzione di lavoro».

Una richiesta che arriva in un momento in cui l'azienda, prosegue l’assemblea dei redattori «ha illecitamente omesso di versare i contributi Tfr e volontari dei colleghi iscritti al Fondo complementare dei giornalisti, senza alcuna comunicazione. Mancati versamenti e interessi dovuti per cui saranno intraprese tutte le misure, anche legali, per garantire che non venga leso alcun diritto. Una vicenda, questa,  che ha minato profondamente il rapporto di fiducia tra azienda e redazione».

La redazione rigetta, inoltre, in maniera decisa anche il piano organizzativo e operativo previsto nel documento «perché non contiene elementi che garantiscano il lavoro giornalistico e il prodotto dell'agenzia, lasciando spazio a derive non accettabili, in un momento decisivo e delicato per il settore dell'informazione primaria».

L'assemblea dei redattori invita infine il Cdr a muoversi «di concerto con le associazioni sindacali nazionali e territoriali per vigilare e prendere le dovute contromisure in vista del futuro tavolo di trattativa, a conclusione della solidarietà già in essere».

@fnsisocial

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