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Foto: da aser.bo.it
Associazioni 26 Giu 2025

Aser: «Giornalista licenziata in tronco da Greentime, venga subito reintegrata»

Il sindacato regionale esprime «sconcerto e preoccupazione per l'accaduto» e rimarca: «Non si cancella così un posto di lavoro, intimando a una dipendente di abbandonare immediatamente la redazione, senza cercare soluzioni alternative».

«Nessun preavviso e nemmeno segnali premonitori. Eppure, di punto in bianco, con l'aggravante del mancato coinvolgimento della rappresentanza sindacale di redazione, come previsto dal Contratto collettivo di lavoro, una giornalista di Greentime, casa editrice della Federcaccia, è stata licenziata in tronco dalla società che edita, tra l'altro, riviste come Il Cacciatore italiano, Caccia&Tiro, Arco e La Dea della caccia». Ne dà notizia l'Associazione della Stampa Emilia-Romagna con una nota pubblicata giovedì 26 giugno 2025 anche sul proprio sito web.

«Alla collega - prosegue l'Aser - che ha 49 anni, di cui oltre venti trascorsi alle dipendenze dell'azienda, sono stati tolti di punto in bianco gli accessi al sistema editoriale e alla casella di posta elettronica, dopo la comunicazione verbale del licenziamento».

L'Assostampa «esprime sconcerto e preoccupazione per l'accaduto» e rileva che «l'editore, al quale negli anni il sindacato ha fornito la massima collaborazione per attingere ai benefici dei prepensionamenti e per applicare contratti di solidarietà, sta agendo in un modo assolutamente inaccettabile. Soprattutto se si considera che alla base del provvedimento, a quanto ci risulta, non vi sono questioni di carattere disciplinare né esiste una giusta causa, anche queste contestabili. E che l'editore ha effettuato da pochi mesi una nuova assunzione a tempo indeterminato per partecipare a bandi a sostegno dell'editoria».

Per il sindacato regionale, «il timore concreto è che all'origine del licenziamento vi sia un comportamento discriminatorio, che Aser intende contrastare, assicurando alla collega tutto il sostegno sindacale e legale necessario».

Aser è «convinta che l'assoluta mancanza di dialogo preventivo da parte dell'editore costituisce un atto provocatorio che inasprisce i rapporti all'interno di una redazione che ha sempre saputo mostrare flessibilità e disponibilità di fronte alle richieste aziendali» e chiede quindi che «la collega sia subito reintegrata, perché non si cancella così un posto di lavoro, intimando a una dipendente di abbandonare immediatamente la redazione, senza cercare soluzioni alternative. Anche Comune di Bologna e Regione - conclude l'Assostampa - dovrebbero intervenire perché non si possono continuare a dare aiuti pubblici a chi disprezza il lavoro, tanto più se si tratta di una realtà importante a livello nazionale come la Federcaccia».

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