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Un momento dell'Assemblea
Associazioni 23 Giu 2025

Assostampa Basilicata: «Precarietà e compensi insufficienti, giornalismo lucano in profonda crisi»

Presentato nel corso dell'Assemblea generale del sindacato regionale, sabato 21 giugno 2025, il 'Report sullo stato dell'informazione' locale con un focus sull'impatto dell'intelligenza artificiale sulla professione. Presenti anche il presidente e il segretario aggiunto Fnsi, Vittorio di Trapani e Matteo Naccari.

Il giornalismo in Basilicata attraversa una fase di profonda crisi, caratterizzata da precarietà lavorativa, compensi insufficienti e una crescente perdita di fiducia da parte dei cittadini. È quanto emerge dal 'Report sullo stato dell'informazione', presentato in occasione dell'Assemblea generale dell'Associazione della Stampa di Basilicata che si è svolta nel Castello del Malconsiglio a Miglionico (Matera), sabato 21 giugno 2025.

Il report, promosso dal sindacato lucano dei giornalisti e dall'Istituto forMedia, redatto da Antonella Giacummo e Giovanni Rosa, con la collaborazione dell'Ordine dei giornalisti regionale, disegna un quadro preoccupante sullo stato della professione in regione. Un contesto difficile, cui si aggiunge la sfida rappresentata dall'avvento dell'intelligenza artificiale, che sta rapidamente cambiando il modo di produrre e fruire notizie.

«Se da un lato - spiega l'Assostampa in una nota - queste tecnologie possono offrire strumenti innovativi per il giornalismo, dall'altro rischiano di favorire un'informazione sempre più automatizzata e standardizzata, mettendo a repentaglio la qualità, l'approfondimento e il lavoro di inchiesta che solo i professionisti possono garantire. È dunque fondamentale promuovere una riflessione e un utilizzo consapevole di queste tecnologie, affinché diventino strumenti di supporto e non di sostituzione del lavoro giornalistico».

Il rapporto evidenzia, inoltre, una forte richiesta da parte dei giornalisti di maggiori tutele, investimenti in formazione continua e l'adozione di nuovi modelli di sostegno all'informazione anche con fondi pubblici. «L'obiettivo - prosegue il sindacato regionale - è sostenere un giornalismo di qualità capace di raccontare in modo approfondito e veritiero le realtà lucane, promuovendo così un'informazione libera, indipendente e vicina ai cittadini».

Durante la presentazione del report si è svolto un dibattito fra i giornalisti presenti che ha messo in luce le criticità vissute quotidianamente e la necessità urgente di interventi strutturali per rilanciare la professione. «Servono - ha sottolineato il presidente dell'Associazione della Stampa di Basilicata, Angelo Oliveto - interventi strutturali per restituire dignità al lavoro giornalistico in Basilicata; nuove regole, indispensabili per affrontare le criticità del momento e creare basi solide per il futuro. Un 'patto vero', con il pieno coinvolgimento delle Istituzioni, per la qualità dell'informazione nella nostra regione».

Ai lavori dell'Assemblea, che ha approvato all'unanimità la relazione di politica sindacale, i bilanci 2024 e 2025 e le relazioni sull'attività delle consulte regionali di Casagit e Inpgi, sono intervenuti anche il segretario aggiunto della Fnsi, Matteo Naccari e il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Vittorio di Trapani.

Naccari si è soffermato in particolare sulla trattativa in corso con gli editori della Fieg per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico, sottolineando - fra l'altro - come l'obiettivo sia quello di ottenere aumenti che recuperino il potere di acquisto perso negli ultimi dieci anni, ma senza accettare alcuna compressione dei diritti dei colleghi, cercando di migliorare le condizioni lavorative non solo degli articoli 1 ma anche delle altre figure contrattuali, come gli articoli 2 e 12, con una prospettiva di lungo termine che riduca il precariato e apra le porte delle redazioni ai giovani. Fra gli altri temi toccati dal segretario aggiunto anche l'impiego dell'intelligenza artificiale, il contrasto al precariato e la tenuta intergenerazionale nelle redazioni.

«Basta con le ipocrisie», ha rilevato il presidente Di Trapani, aggiungendo: «La libertà di stampa è stretta in una morsa. Da una parte gli editori che da anni provano a calpestare la dignità del lavoro e dall'altra il governo con leggi bavaglio. Fino all'inquietante vicenda Paragon, sulla quale si tenta di stendere una asfissiante cappa di silenzio. È necessario tornare nelle piazze per parlare con le persone, a raccontare che non stanno colpendo la presunta casta dei giornalisti, ma il diritto dei cittadini a essere informati, attaccando i loro diritti e le loro libertà».

@fnsisocial

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