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Il segretario regionale dell'Assostampa Sicilia, Roberto Ginex
Associazioni 05 Apr 2021

Assostampa Sicilia: «Stop allo sfruttamento battaglia decisiva per una informazione di qualità »

Per il sindacato regionale è necessario «rilanciare l'attività  dei coordinamenti dei collaboratori lavoratori autonomi già  costituiti e sollecitare tutte le realtà  dell'Isola a muoversi nella stessa direzione per arrivare in tempi brevi a una mobilitazione che porti gli editori ad un confronto costruttivo sulla necessità  di ridurre gli spazi di precariato».

«Lo svuotamento delle redazioni avvenuto negli ultimi anni in tutte le più importanti testate regionali, ma anche nazionali che hanno sede in Sicilia, ha portato ad un allargamento continuo del numero di collaboratori, alcuni contrattualizzati, moltissimi invece no, che stanno supplendo in modo sempre più vasto al lavoro dei redattori assunti con articolo 1, che in questo momento vedono ridotta la loro attività perché usufruiscono degli ammortizzatori sociali». Così, in una nota, l'Associazione siciliana della Stampa.

«La crisi dell'editoria - aggiunge -, aggravata dall'emergenza Covid, ha portato infatti le aziende a sfruttare al massimo la cassa integrazione. Quindi il ruolo e il peso dei collaboratori è andato sempre più crescendo mentre nello stesso tempo non sono aumentate le tutele contrattuali, né il ritorno in termini economici. Ma l'aspetto più preoccupante è il deterioramento della qualità dell'informazione per l'aggravio dei carichi di lavoro caduti sulle spalle delle redazioni sempre più all'osso e su quelle dei collaboratori spremuti all'inverosimile per poche decine di euro».

Davanti a questa situazione la giunta regionale di Assostampa Sicilia «intende rilanciare l'attività dei coordinamenti dei collaboratori lavoratori autonomi già costituiti, sollecitare tutte le varie realtà dell'Isola oltre che carta stampata, anche di radio, tv e siti online a muoversi nella stessa direzione per arrivare in tempi brevi a una mobilitazione che porti gli editori ad un confronto costruttivo sulla necessità di ridurre gli spazi di precariato e rilanciare nello stesso tempo la qualità dell'informazione che resta - conclude il sindacato regionale - uno dei pilastri sui quali costruire un vera è compiuta convivenza democratica secondo i principi costituzionali».

@fnsisocial

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