Gli sviluppi delle indagini sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia stanno creando un clima di palpabile tensione a Malta. Dopo le dimissioni annunciate dal premier maltese Joseph Muscat, il presidente della Repubblica George Vella ha lanciato un appello pubblico alla calma. «Il paese sta attraversando un momento difficile», ha dichiarato Vella che ha rotto il silenzio delle ultime due settimane, affermando di aver seguito la svolta nelle indagini «con dolore e preoccupazione», ma di aver taciuto «per permettere alla giustizia di fare il suo corso».
L'appello del presidente è stato lanciato mentre si era appena conclusa l'ottava giornata di protesta e già sui social media era scattato un passaparola con la chiamata dei simpatizzanti di Muscat (il cui governo ha generato il boom economico dell'isola) ad una contromanifestazione di supporto.
Intanto è in arrivo a Malta la delegazione del Parlamento europeo che il 3 e 4 dicembre sarà impegnata in una missione urgente per esaminare lo stato di diritto nel Paese dopo i recenti sviluppi sul caso Caruana Galizia. I deputati europei incontreranno esponenti della società civile, Ong, giornalisti, il governo e le autorità maltesi, la famiglia della reporter uccisa il 16 ottobre 2017.
Famiglia che ha presentato un esposto per violazione della Costituzione contro il primo ministro Joseph Muscat, chiedendo che desista da un'ulteriore intromissione nelle indagini sull'omicidio e chiedendo che sottoponga all'esame della Corte il suo coinvolgimento nel caso. L'esposto è firmato dal vedovo nonché avvocato Peter Caruana Galizia e dagli altri tre legali dei familiari.