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Sergio Mattarella al vertice di Tallinn (Foto: quirinale.it)
Istituzioni 10 Ott 2025

Intelligenza artificiale, Mattarella a Tallinn: «Serve una governance internazionale

Partecipando al vertice Arraiolos, il 10 ottobre 2025, il presidente della Repubblica si è soffermato sulle «sfide complesse» legate alle nuove tecnologie, rilevando che «le democrazie non possono permettersi di rimanere indietro, il futuro della tenuta democratica passa da questo ambito», fra l'altro, mettendo in guardia da «un uso spregiudicato della diffusione di notizie false».

«Le regole da sole non bastano e l'azione della sola Unione Europea non è sufficiente perché l'Intelligenza artificiale si mantenga nei confini del rispetto delle persone e della società. Senza una governance internazionale condivisa, rischiamo una corsa al ribasso su sicurezza e diritti. La Ue deve guidare la creazione di standard globali vincolanti per tutti». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Tallinn, in Estonia, al vertice Arraiolos, venerdì 10 ottobre 2025.

«Le sfide poste dalla IA sono complesse, ma le democrazie non possono permettersi di rimanere indietro. Il futuro della sicurezza globale e della tenuta democratica, passa da questo ambito. Sta a noi realizzare una IA che protegga i nostri cittadini e i nostri valori, senza insidiarli», ha aggiunto il Capo dello Stato.

«L'Intelligenza Artificiale, in particolare nella sua versione generativa, sta definendo, in maniera nuova, il futuro della crescita economica, della sicurezza nazionale, della competitività globale e rappresenta una delle innovazioni più significative del nostro tempo», ma «sappiamo bene che l'Intelligenza Artificiale non è soltanto una tecnologia, ma rappresenta una leva strategica. Questa, se mal gestita, può mettere a rischio la libertà, la stabilità democratica, la sicurezza dei cittadini», ha poi sottolineato Mattarella, mettendo in guardia, fra l'altro, sul «crescente uso di questo strumento per fini di disinformazione e per condizionare le pubbliche opinioni, attraverso un uso spregiudicato della profilazione degli utenti sui social media e della diffusione, altrettanto spregiudicata, di notizie false».

Infine, per il presidente della Repubblica, «stiamo assistendo anche a un aumento esponenziale degli attacchi cyber attraverso un uso malevolo dell'intelligenza artificiale che prendono di mira sempre di più le istituzioni e le infrastrutture critiche; mettendo a rischio servizi essenziali per i cittadini. La dimensione cibernetica della sicurezza, nella vita internazionale, ha assunto un peso di grande rilievo; e crescente. Poiché la forte dipendenza delle nostre società dall'ecosistema digitale ci rende più vulnerabili». (mf)

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