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Il giornalista Jamal Khashoggi (Foto: Reuters)
Internazionale 28 Set 2020

Caso Khashoggi, la procura di Istanbul incrimina altri sei sospetti

Per due di loro, tra cui l'ex vice console del Regno, l'atto d'accusa chiede condanne all'ergastolo aggravato per «omicidio premeditato commesso con crudeltà ». Per altri quattro dipendenti della sede diplomatica si richiedono pene fino a cinque anni di carcere.

Si va verso un nuovo processo in Turchia per l'omicidio di Jamal Khashoggi. A pochi giorni dal secondo anniversario, venerdì 2 ottobre, dell'uccisione del giornalista saudita nel consolato di Riad a Istanbul, altri 6 sospetti sono stati incriminati dalla procura generale della metropoli sul Bosforo, secondo fonti giudiziarie citate da media locali. Per due di loro, tra cui l'ex vice console del Regno, l'atto d'accusa chiede condanne all'ergastolo aggravato per «omicidio premeditato commesso con crudeltà», mentre per altri 4 dipendenti della sede diplomatica si richiedono pene fino a 5 anni di carcere per occultamento delle prove.

A luglio si era già aperto a Istanbul un processo contro 20 presunti membri dello "squadrone della morte" responsabile dell'uccisione dell'editorialista del Washington Post. Tra gli imputati, tutti in contumacia, ci sono anche due fedelissimi del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, l'ex consigliere per i media Saud al-Qahtani e l'ex numero 2 dell'intelligence Ahmed al-Assiri.

Venti giorni fa si è invece concluso in Arabia Saudita il processo d'appello contro 8 persone, condannate a pene da 7 a 20 anni. La sentenza è stata definita una «parodia di giustizia» da molti osservatori internazionali, tra cui la relatrice dell'Onu sul caso, Agnes Callamard. (Ansa)

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