Il settimanale satirico francese Charlie Hebdo ripubblica le caricature di Maometto che ne avevano fatto un bersaglio del terrorismo islamico: lo ha annunciato il giornale alla vigilia dell'apertura del processo per l'attentato che il 7 gennaio 2015 fece 12 vittime nella sua redazione. «Non chineremo mai la testa, non rinunceremo mai», spiega il direttore di Charlie, Riss, nel numero in edicola la cui copertina riprende le contestate caricature del Profeta.
Undici gli imputati che compariranno in aula, a Parigi, da mercoledì 2 settembre. Altri tre saranno processati in contumacia. Tutto il processo sarà filmato per il suo "interesse nella costituzione di archivi storici", ha fatto sapere la giustizia. Inizialmente previsto prima dell'estate, il processo è stato rinviato a causa della crisi sanitaria e si svolgerà sotto stretta sorveglianza.
Per due mesi e mezzo, la durata prevista del processo, la corte d'assise ascolterà 144 testimoni e 14 periti per determinare il ruolo degli imputati e quanti fossero al corrente degli attacchi del gennaio 2015 alla sede del magazine satirico e in un supermercato di prodotti kosher. Le vittime furono in tutto 17.