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Delegati Efj al voto (Foto: Ricardo Gutiérrez via Facebook)
Internazionale 06 Giu 2025

Gaza, il Congresso Efj: «Le redazioni di tutta Europa manifestino solidarietà ai colleghi palestinesi»

Approvata all'unanimità dai delegati dei 37 Paesi che hanno partecipato all'Assemblea generale di Budapest, il 2 e 3 giugno 2025, la mozione proposta dai sindacati di Francia (Snj), Italia (Fnsi), Spagna (Fape) e Grecia (Juadn e Espit) che ribadisce «indignazione» per l'uccisione di circa 200 giornalisti nel corso delle operazioni militari condotte dall'esercito israeliano e rinnova la richiesta di entrare nella Striscia. Solidarietà anche ai cronisti presi di mira in Cisgiordania.

Via libera all'unanimità dal Congresso Efj di Budapest del 2 e 3 giugno 2025 alla mozione presentata da Francia, Italia, Spagna e Grecia a sostegno dei giornalisti palestinesi. «L'Assemblea generale della Federazione europea dei giornalisti - si legge nel testo proposto dai Paesi mediterranei - denuncia gli attacchi mortali contro i civili, compresi i giornalisti, perpetrati nell'ultimo anno e mezzo nella Striscia di Gaza» e «rileva con indignazione che, in contrasto con gli obblighi del diritto internazionale, circa 200 giornalisti e professionisti dei media sono morti nelle operazioni militari condotte dall'esercito israeliano a Gaza: un massacro senza precedenti nella storia della nostra professione».

I delegati al Congresso Efj rilevano poi che «per tutti i difensori dei diritti umani, una cosa è chiara: l'esercito israeliano sta cercando di imporre un blackout mediatico a Gaza, per mettere a tacere, il più possibile, i testimoni dei crimini di guerra commessi dalle sue truppe, in un momento in cui un numero crescente di Ong internazionali e organismi delle Nazioni Unite li descrivono come atti di genocidio».

Come giornalisti, «consideriamo il diritto alla vita un diritto umano fondamentale di cui tutti dovrebbero beneficiare», incalzano i rappresentanti sindacali dei 37 Paesi presenti ai lavori dell'Assemblea, per i quali «è nostro dovere denunciare questa politica, mostrare la nostra solidarietà ai colleghi palestinesi e rivendicare, ancora una volta, il diritto di entrare a Gaza», anche per «sostenere e proteggere, attraverso la nostra presenza, i colleghi palestinesi che stanno dimostrando un coraggio incredibile inviandoci immagini e testimonianze dell'incommensurabile tragedia che si sta consumando».

I rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di giornalisti di tutta Europa «sostengono pienamente l'azione della Federazione internazionale dei giornalisti che, dall'inizio della guerra, ha sostenuto il Sindacato dei giornalisti palestinesi (Pjs), in particolare attraverso il suo Fondo per la Sicurezza Internazionale» e, «seguendo l'esempio dell'azione simbolica organizzata a Parigi il 16 aprile, dove diverse centinaia di professionisti dei media si sono riuniti in solidarietà con i cronisti di Gaza», la Efj invita gli operatori dei media «a mostrare la loro solidarietà ai colleghi palestinesi in tutte le redazioni europee».

Il sindacato continentale invita poi tutti i giornalisti «a esigere risposte chiare dai leader politici su cosa faranno per fermare le uccisioni a Gaza e impedire ulteriori sofferenze» e a «non accettare vuota retorica o risposte evasive».

Infine, l'Assemblea generale chiede al Comitato direttivo dell'Efj di «intervenire per proteggere i giornalisti palestinesi e garantire la libertà di informazione in Medio Oriente con tutte le istituzioni dell'Unione europea, chiedendo un cessate il fuoco per porre fine al massacro della popolazione civile, compresi i giornalisti, la fine dell'impunità per gli autori di questi crimini e l'immediata apertura della Striscia di Gaza alla stampa internazionale. La lotta dei giornalisti palestinesi - conclude la mozione - è la nostra lotta: libertà di informazione, libertà di stampa, a Gaza come ovunque».

Nel corso dei lavori dell'Assemblea è stata approvata anche una mozione di solidarietà nei confronti di cinque reporter «bersaglio di colpi di avvertimento sparati dall'esercito israeliano nella Cisgiordania occupata il 28 maggio 2025. I giornalisti, chiaramente identificati dai cartelli 'stampa', stavano indagando sulle allarmanti condizioni di lavoro dei cronisti nella regione», si legge nel testo, con cui la Efj «esorta la Ue, gli Stati membri e le organizzazioni internazionali a denunciare pubblicamente questi gravi attacchi alla libertà di stampa e a difendere, senza concessioni, il diritto fondamentale all'informazione, a Gaza e in Cisgiordania». (mf)

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