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Fieg: «Necessario un contributo a fondo perduto per sostenere l'editoria»
Editoria 30 Apr 2020

Covid-19, Riffeser Monti: «Nel semestre perdite per 400 milioni. Serve un contributo a fondo perduto»

Il presidente della Fieg chiede l'intervento del governo a sostegno del settore ed elenca le misure giudicate «indispensabili per evitare la chiusura di molte imprese editoriali»: rapida attuazione della direttiva sul diritto d'autore con il riconoscimento di un diritto connesso agli editori; contrasto efficace a tutte le forme di pirateria; liberalizzazione delle vendite e sostegno alla rete distributiva della stampa.

«È necessario oggi un contributo a fondo perduto per le aziende editoriali in percentuale della drastica riduzione dei ricavi pubblicitari. Chiediamo al governo un fondo del valore di 400 milioni di euro per i giornali che si impegnano ad offrire entro settembre spazi di comunicazione per il rilancio del Sistema Italia: alle imprese, per la pubblicità e la ripresa dei consumi, e alle istituzioni, per la comunicazione ai cittadini». Lo propone il presidente della Fieg Andrea Riffeser Monti, rilevando che nel primo semestre di quest'anno si stima una perdita di circa 403 milioni di euro per il calo degli investimenti pubblicitari e dei ricavi da vendita.

Riffeser Monti, nell'apprezzare le parole del sottosegretario Martella e gli impegni di tutte le forze politiche che si sono attivate per la salvaguardia dell'editoria, propone questa misura sulla base dell'esperienza degli altri Paesi europei che già prevedono aiuti diretti a fondo perduto alla stampa. «In questo modo – spiega – si potrà evitare la chiusura di molte imprese editoriali, la perdita di posti di lavoro e il rischio concreto di una desertificazione del panorama dell'informazione e del pluralismo».

«Gli interventi varati con il decreto "Cura Italia" e quelli allo studio per il prossimo decreto – si legge nella nota – consentirebbero di attenuare i pesanti effetti della crisi in atto, ma non sono sufficienti a fronteggiare la gravità della crisi. Per una effettiva ripresa delle attività e per evitare la chiusura di molte imprese editoriali, conclude Riffeser, sono poi indispensabili ulteriori misure: a) rapida attuazione della direttiva sul diritto d'autore con il riconoscimento di un diritto connesso agli editori; b) contrasto efficace a tutte le forme di pirateria; c) liberalizzazione delle vendite e sostegno alla rete distributiva della stampa». (Ansa)

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