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Lutto 05 Lug 2007

E' morto Claudio Rinaldi: diresse L'espresso, Panorama e l'Europeo Serventi Longhi: “La sua scomparsa ci addolora” Il cordoglio del Presidente della Fnsi

È morto Claudio Rinaldi. Era da tempo ammalato di sclerosi. Rinaldi aveva 60 anni ed è stato direttore dell'Europeo, di Panorama e dell'Espresso

È morto Claudio Rinaldi. Era da tempo ammalato di sclerosi. Rinaldi aveva 60 anni ed è stato direttore dell'Europeo, di Panorama e dell'Espresso

Nato il 9 aprile del 1946 a Roma, Claudio Rinaldi ha studiato alla Cattolica di Milano. Leader di Lotta Continua, dal 1974 ha lavorato come giornalista economico a Panorama con Lamberto Sechi. Da qui nel 1983 passa all'Europeo, prima come vicedirettore, poi come direttore, per approdare poi nel 1985 alla guida di Panorama. Nel 1990 è diventato direttore generale dei Periodici Mondadori. L'anno dopo l'approdo alla direzione de L'Espresso, al posto di Giovanni Valentini, carica che ha mantenuto fino al 1999. Nel salutare il lettori del settimanale, scrisse: "Quando con Giampaolo Pansa arrivai nella palazzina di via Po, nel luglio 1991, gli obiettivi erano chiari. Bisognava arricchire il giornale, aprendolo con generosità ai temi che più sollecitavano l'interesse di un pubblico vasto. Ma occorreva anche mantenerlo fedele a se stesso, alla sua tradizione di battaglie politiche e ideali, alla sua ricerca degli aspetti nascosti della realtà, al suo gusto della critica spregiudicata e, a volte, insolente". Rinaldi si è ammalato di sclerosi multipla nel 1985, ma ha continuato a lavorare fino alla fine come editorialista per L'Espresso e per il quotidiano la Repubblica. (ANSA) ''La scomparsa di Claudio Rinaldi addolora il mondo del giornalismo italiano e gli organismi rappresentativi della categoria'', dice Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa. ''Giornalista profondamente libero - così lo ricorda Serventi - Rinaldi ha guidato le più prestigiose testate con intelligenza e umanità riuscendo a fare una informazione impegnata e civile, capace di affermare principi e valori di rispetto reciproco in momenti particolarmente delicati per la vita pubblica del nostro Paese. Il giornalismo di inchiesta, l'indipendenza dei media, perdono un grande testimone della realtà''. (ANSA) Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha dichiarato: “Con Claudio Rinaldi scompare un uomo coraggioso, di grande dignità nel lavoro come nelle sofferenze della vita umana. Protagonista di un giornalismo autorevole, moderno, aderente ai canoni di una professione libera da vincoli, Rinaldi vive come testimone di un tempo dell’informazione capace di alimentare i circuiti della conoscenza e del sapere e di arricchire la coscienza pubblica. Da oggi fa parte, ancora più di ieri, dei riferimenti importanti di una identità professionale che ha bisogno di vivificare tutti i suoi punti di forza, vitalità e coraggio. Anche a nome del Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale della Stampa, partecipo con profondo cordoglio al lutto della famiglia e dei colleghi che ne hanno condiviso l’impegno civile e professionale.”

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