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Fnsi 24 Nov 2004

Editoria, Cdr Nuova Sardegna proclama due giorni di sciopero La solidarietà della Fnsi

Editoria, Cdr Nuova Sardegna proclama due giorni di sciopero La solidarietà della Fnsi

Editoria, Cdr Nuova
Sardegna proclama
due giorni di sciopero
La solidarietà
della Fnsi

La Nuova Sardegna non sarà in edicola, mercoledì 24 novembre, e domani, giovedì 25, per uno sciopero di due giorni proclamato dal Comitato di redazione nell'ambito di una vertenza con l'azienda e la direzione giornalistica in merito ad un piano di riorganizzazione del lavoro contestato dal sindacato interno dei giornalisti perché "in palese violazione delle norme del contratto nazionale". "Con questa azione - è detto in un comunicato del Cdr - la redazione intende rispondere alla chiusura dell'azienda. Di fronte a tutte le richieste della redazione di un serio piano di rilancio del giornale la direzione ha risposto con un'azione unilaterale inaudita che non tiene conto in alcun modo dei problemi e delle istanze provenienti dalla redazione". (ANSA) Solidarietà e sostegno "ai giornalisti della Nuova Sardegna costretti a uno sciopero di due giorni da una decisione unilaterale della direzione e dell' azienda", sono stati espressi dal Congresso della Fnsi in corso di svolgimento a Saint Vincent (Aosta). In un ordine del giorno urgente, approvato all' unanimità, il congresso definisce "allarmante una situazione che mutila gravemente il patrimonio di democrazia industriale e di alta qualificazione innovatrice delle politiche editoriali che, per vent' anni, hanno visto la Nuova Sardegna protagonista". Il congresso, evidenzia che lo sciopero "é determinato da "una decisione unilaterale in termini di organizzazione del lavoro, devastante per la qualità del lavoro e in spregio delle corrette relazioni sindacali e dei doveri di leale cooperazione tra impresa e redazione". Nell' odg il Congresso della Fnsi, nel ribadire "di voler tutelare la qualità e l' autonomia professionale", esprime "sconcerto per la svolta neoconservatrice che avviene in in' azienda di un gruppo editoriale, l' Espresso Finegil, tradizionalmente aperto al confronto democratico e ribadisce che in materia di diritti non saranno fatti sconti a nessuno". (ANSA)

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