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Fnsi 24 Nov 2004

Editoria, Colao (Rcs): “Il duopolio tv soffoca la carta stampata”

Editoria, Colao (Rcs): “Il duopolio tv soffoca la carta stampata”

Editoria, Colao (Rcs): “Il duopolio tv soffoca la carta stampata”

Il duopolio televisivo, Rai e Mediaset, concentra il 60% della raccolta pubblicitaria che, inevitabilmente, spinge il mercato a darne sempre meno agli editori della carta stampata. E, allo stesso tempo, impedisce nuovi investimenti nel settore televisivo. E' il quadro tracciato da Vittorio Colao, amministratore delegato di Rcs MediaGroup in occasione della lectio magistralis presso l'Università Bocconi a seguito della nomina di 'Bocconiano' dell'anno per il 2003. "Il controllo di sei rete televisive in chiaro da parte di due operatori (Rai e Mediaset) e il finanziamento delle stesse con tutta o molta pubblicità - ha affermato Colao - ha portato il mercato a dare alla tv italiana il 60% circa delle risorse pubblicitarie e a darne sempre meno agli editori della stampa". Si tratta del valore più altro tra tutti i paesi, quali Francia, Usa e Germania, che ad esempio sono al 30% circa e che "sta ovviamente facendo soffrire molti editori". "Poco male, direte, è il mercato, anche il cinema - ha continuato - fa concorrenza al teatro. Sì, lo sarebbe se ci fosse la possibilità per gli editori interessati di fare concorrenza nel sistema televisivo". Invece, il sistema "é chiuso da oltre 20 anni, non da pochi, ed è difeso egregiamente". Secondo Colao, se il cinema fa concorrenza al teatro "la compagnia teatrale deve decidere se tentare la strada della celluloide non vedersi chiudere le porte della sala con catenacci. E i catenacci, inoltre, sono tecnici (cioé le frequenze), ma "soprattutto economici". "Vorrei sapere - ha osservato Colao sull'argomento - quanti investirebbero molti risparmi in un nuovo albergo su una spiaggia circondato da sei alberghi di proprietà di due soci che coprono già tutte le fasce di mercato a villeggianti costanti". Pertanto, da un lato "viene soffocato un segmento contiguo, dall'altro non ci sono le condizioni perché si possa investire in quello più ricco". Secondo Colao, inoltre, il principio da salvaguardare, in quanto ai mezzi di comunicazione, "é quello del pluralismo". "La separazione tra fatti e opinioni è un argomento fuorviante, un falso tecnico", ha rilevato, perché la varietà di posizioni del lettore-utente è tale che ognuno "cerca qualcosa che è in linea con la propria visione del mondo". Pertanto, la chiave di lettura non può che essere quella di consentire l'accesso "ad una pluralità di fonti e sarà poi l'utente che deciderà di collegarsi ad esempio, alla Voce.info, a Repubblica o al Corriere". (ANSA)

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