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Emergenza Covid, l'Assostampa Valdostana: «No all'uso degli uffici stampa come bavaglio»
Associazioni 15 Dic 2020

Emergenza Covid, l'Assostampa Valdostana: «No all'uso degli uffici stampa come bavaglio»

Il sindacato regionale esprime «sconcerto e preoccupazione» per l'idea espressa dal presidente della Regione e dal capogruppo della Lega secondo cui i rappresentanti di istituzioni e servizi pubblici non dovrebbero parlare individualmente con gli organi di informazione.

L'Associazione Stampa Valdostana esprime «sconcerto e preoccupazione per l'idea espressa durante il Consiglio regionale dal presidente della Regione Erik Lavevaz e dal capogruppo della Lega, nonché iscritto all'Ordine dei giornalisti, Andrea Manfrin secondo cui i rappresentanti di istituzioni e servizi pubblici dovrebbero parlare agli organi di informazione solo tramite ufficio stampa e non individualmente. La loro presa di posizione – spiega in una nota il sindacato regionale – è legata ad alcune dichiarazioni del coordinatore sanitario dell'emergenza Covid-19 Luca Montagnani, riportate nei giorni scorsi dalla Tgr Rai della Valle d'Aosta, a proposito della recente legge regionale sulle riaperture delle attività».

L'Asva, incalzano i rappresentanti sindacali, «non entra nel merito delle parole del dottor Montagnani, su cui sia Lavevaz, sia Manfrin hanno mosso critiche, sottolinea tuttavia che in uno stato di diritto quale è il nostro i giornalisti hanno il diritto-dovere di chiedere dichiarazioni da chi meglio ritengono e le persone che ricoprono ruoli pubblici devono avere il diritto-dovere di esprimere i propri punti di vista di fronte ai cittadini. E in questo senso è ancora più grave il fatto che il presidente Lavevaz sostenga che "la legge approvata dal Consiglio prevede che sia esclusivamente l'ufficio stampa della Regione a comunicare all'esterno e chiederemo formalmente anche all'azienda sanitaria che questa norma venga applicata"».

Il sindacato regionale, infine, «si permette di ricordare che il comma 4 dell’articolo 4 della legge regionale 11 del 2020 recita: "Le attività di comunicazione sono curate e diffuse dall'ufficio stampa della Regione, in stretto raccordo con la Protezione civile regionale e con l'azienda Usl". Il senso della normativa – rileva l'Assostampa – è che la comunicazione coinvolgente diversi enti viene coordinata da uno solo degli uffici stampa coinvolti, non certo che "sia esclusivamente l'ufficio stampa della Regione a comunicare all'esterno": se così fosse dovremmo iniziare a preoccuparci tutti della trasparenza delle istituzioni e, paradossalmente, aspettarci che le prossime conferenze stampa della giunta vengano tenute dagli addetti dell'ufficio stampa invece che dal presidente e dagli assessori. A meno che – conclude l'Asva – il tutoraggio da parte dell'ufficio stampa non venga invocato solo in occasione di prese di posizione sgradite».

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