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Internazionale 13 Ott 2023

Euronews, l'85% dei dipendenti votanti approva la mozione di sfiducia nei confronti di Alpac Capital

Snj e altre sigle sindacali: «Il gruppo ha sistematicamente tradito la fiducia dei dipendenti sin dal suo arrivo».

«I dipendenti di Euronews hanno votato a stragrande maggioranza a favore della mozione di sfiducia nei confronti del management e dell'azionista di maggioranza Alpac Capital». Lo rende noto un comunicato stampa firmato da Snj (il sindacato dei giornalisti francesi) e dalle altre sigle sindacali transalpine Cfe-Cgc e le Snrt-Cgt Audiovisuel e diffuso venerdì 13 ottobre 2023.

«Tutti i dipendenti di euronews SA - posegue la nota - sono stati invitati a votare la mozione di sfiducia contro il management e l'azionista, un voto libero e simbolico. Ha votato il 60% degli elettori. La mozione è stata approvata dall'85% degli elettori; Il 5% si è espresso contro e il 10% ha votato “no comment”.

Il comunicato spiega poi le ragioni della «rottura totale» della fiducia, snocciolando «i fatti che hanno contribuito a incrinare la fiducia dei dipendenti nei confronti del management e degli azionisti», anche entrando nel dettaglio delle contestazioni: «Alpac ha sistematicamente tradito la fiducia dei dipendenti sin dal suo arrivo il 29 giugno 2022.

1- I dipendenti non dispongono di informazioni sulla società e sul gruppo proprietario di Euronews SA. Chi possiede il capitale dell'European Future Media Investment Fund, principale azionista della holding Euronews SA? È una persona fisica o una persona giuridica? È improbabile che questa mancanza di trasparenza susciti la fiducia dei dipendenti, soprattutto nei mezzi di informazione.

2- Il comitato direttivo editoriale di Euronews, che deve includere due giornalisti, eletti dal CSE, si è riunito solo una volta all'anno. Durante l'unica riunione del 2 maggio 2023 non è stata discussa alcuna questione sostanziale. Questo comitato è stato presentato dal management come una “nuova caratteristica nella governance della società” il 3 novembre 2022.

3- Appena nominato, il 7 luglio 2023, il direttore generale, l'ex giornalista Guillaume Dubois, ha annunciato il suo progetto di affidare “interamente” a “un'intelligenza artificiale” la traduzione dei temi decisi dalla futura redazione centrale a Bruxelles. In un momento in cui i cittadini dubitano dei media, è urgente pensare all’uso e al controllo degli strumenti di intelligenza artificiale nel lavoro editoriale. Alcune settimane fa, la trascrizione e l’errata traduzione automatica delle dichiarazioni di due rappresentanti dell’Armenia e dell’Azerbaigian, nel pieno del conflitto, avrebbero potuto essere trasmesse ovunque nel mondo in diverse lingue.

4- Ad oggi, nonostante le nostre ripetute richieste da mesi, la direzione editoriale non ci ha mai inviato le norme che regolano la visualizzazione dei programmi sponsorizzati in onda e sulle nostre piattaforme digitali. Che fiducia possiamo avere in una direzione editoriale incapace di fornire le regole per separare i programmi sponsorizzati dall'informazione?

5- Durante la copertura della Coppa del Mondo in Qatar, i giornalisti hanno proposto diversi argomenti sociali sul Qatar. La direzione della redazione ha risposto che un argomento di questo tipo non sarebbe stato trattato nella redazione di Lione ma dalla redazione di Euronews in Qatar, finanziata dal Qatar.

6- Dall'arrivo di Alpac, e senza aspettare il piano di licenziamento, una quarantina di giornalisti se ne sono andati con clausola di coscienza. Una situazione che ricorda il bagno di sangue del Journal Du Dimanche all'arrivo del nuovo direttore editoriale.

7- Durante una riunione dello staff prima dell'acquisto, all'inizio del 2022, il principale azionista Pedro Vargas David, tutto sorridente e ben consapevole dei conti della società, ha assicurato di voler acquistare e poi investire nella società. Nel marzo 2023, il suo direttore generale, Dubois, ha sorpreso i rappresentanti del personale annunciando l’eliminazione di oltre duecento posti, due terzi dei quali nella redazione».

La nota si chiude con una considerazione: «L'Alpac estenderà ora i suoi tentacoli in Europa, e soprattutto a Bruxelles, il più vicino possibile ai centri di potere. La libertà di stampa non è in buone mani».

@fnsisocial

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