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Fnsi 01 Lug 2010

Franco Siddi: "Questo ddl è fatto per tutelare la casta, al via la resistenza civile del XXI Secolo" Il Segretario Generale apre la manifestazione della Fnsi a Piazza Navona contro la legge bavaglio Una "notte bianca" a Conselice e altre iniziative

“Una grande mobilitazione contro il disegno di legge Alfano per la giornata del primo luglio a Roma, a piazza Navona dalle ore 17.00 alle ore 21.00, e in altre località d’Italia: un’iniziativa nel segno della Costituzione, per dar voce ai soggetti e ai temi che verrebbero oscurati se passasse un provvedimento che colpisce al tempo stesso il lavoro dei giornalisti e il diritto dei cittadini di conoscere le vicende del Paese. La diretta tv su Skytg24, RaiNews24 e Youdem. Maratona online di 'Libera rete'.Il testo del ddl sulle intercettazioni telefoniche arriverà in aula alla Camera il prossimo 29 luglio, dopo l'esame della manovra economica. Lo ha deciso la conferenza dei capogruppo di Montecitorio. LA LIBERTA' COSTA. DIFENDILA. FATTI SENTIRE. CONTRIBUISCI ALLE SPESE PER LE MANIFESTAZIONI E I RICORSI SCRIVI AL NOSTRO BLOG

“Una grande mobilitazione contro il disegno di legge Alfano per la giornata del primo luglio a Roma, a piazza Navona dalle ore 17.00 alle ore 21.00, e in altre località d’Italia: un’iniziativa nel segno della Costituzione, per dar voce ai soggetti e ai temi che verrebbero oscurati se passasse un provvedimento che colpisce al tempo stesso il lavoro dei giornalisti e il diritto dei cittadini di conoscere le vicende del Paese. La diretta tv su Skytg24, RaiNews24 e Youdem. Maratona online di 'Libera rete'.
Il testo del ddl sulle intercettazioni telefoniche arriverà in aula alla Camera il prossimo 29 luglio, dopo l'esame della manovra economica. Lo ha deciso la conferenza dei capogruppo di Montecitorio. 
LA LIBERTA' COSTA. DIFENDILA. FATTI SENTIRE. CONTRIBUISCI ALLE SPESE PER LE MANIFESTAZIONI E I RICORSI SCRIVI AL NOSTRO BLOG

INTERCETTAZIONI: MANIFESTAZIONE SI APRE CON LETTURA ART. 21 COSTITUZIONE 

ROMA, 1 LUGLIO - L'inno d'Italia e poi la lettura dell'art. 21 della Costituzione, quello sulla libertà di stampa. Si è aperta cosi' la manifestazione organizzata dalla Fnsi a piazza Navona contro il ddl intercettazioni. Molta la gente in piazza.

Bandiere del Pd, dell'Idv, di Sinistra e Libertà, dei Verdi. E tanti gli striscioni, uno su tutti: 'No alla legge bavaglio'.

E in piazza molti manifestanti espongono il simbolo della protesta ovvero il post-it, lanciato da 'Repubblica'. Altri hanno messo il bavaglio in faccia. (ADNKRONOS)

INTERCETTAZIONI: SIDDI, QUESTO DDL FATTO PER TUTELARE CASTA

ROMA, 1 LUGLIO - "Se non ci fosse stata la casta da tutelare, la maggioranza non avrebbe mai fatto questa legge". Lo ha detto Franco Siddi, segretario della Fnsi, parlando dal palco alla manifestazione contro il ddl intercettazioni in corso a piazza Navona.

"I giornalisti -denuncia Siddi- vengono espropriati perché lo Stato diventa censore e vengono inflitte multe milionarie agli editori" che violano questo provvedimento pubblicando le intercettazioni. (ADNKRONOS)

INTERCETTAZIONI: FNSI; SIDDI, AL VIA RESISTENZA CIVILE 21MO SECOLO

ROMA, 1 LUGLIO - ''Oggi si inaugura la giornata della resistenza civile del 21 secolo che mai avremmo pensato di inaugurare. Non la faremo clandestinamente ma alla luce del sole ripeteremo che la libertà è un bene fondamentale, che è conoscenza, chi considera l'informazione un pericolo sarà sconfitto''. Lo ha detto Franco Siddi, segretario Fnsi, durante il discorso che ha aperto la manifestazione di Piazza Navona.

''Il ddl intercettazione è squilibrato e ingiusto – ha aggiunto Siddi - e la battaglia andrà avanti, anche usando armi di disobbedienza civile perché le leggi sbagliate non si rispettano, rispettarle significherebbe portarci nell'illegalità''. (ANSA)

INTERCETTAZIONI: FINOCCHIARO, MENTRE TUTTI PROTESTANO DA PDL ACCELERAZIONE INCOMPRENSIBILE

 ROMA, 1 LUGLIO - "Protesta il procuratore Grasso, protestano i magistrati, arrivano critiche anche dal garante per la privacy, l'Fnsi oggi è scesa in piazza: tutti protestano ma questa legge per il centrodestra si deve fare per forza compiendo una accelerazione incomprensibile". Lo dice la presidente dei senatori del

Pd, Anna Finocchiaro, alla manifestazione a piazza Navona contro il ddl intercettazioni.

Finocchiaro auspica che i dubbi emersi in settori della maggioranza, vedi i 'finiani' si traducano in un voto contrario al ddl: "tutti sono benvenuti. Abbiamo bisogno di tutti perché qui non si tratta di maggioranza od opposizione, si tratta della difesa di principi costituzionali". (ADNKRONOS)

INTERCETTAZIONI: FASSINO, 'FINIANI' MANIFESTINO LORO DUBBI A MOMENTO VOTO

ROMA, 1 LUGLIO - "Mi auguro che le riserve e le critiche che vengono da settori della maggioranza trovino il modo di manifestarsi al momento del voto sul provvedimento". Lo dice Piero Fassino alla manifestazione a piazza Navona a proposito dei dubbi dei 'finiani' in merito al ddl intercettazioni.

"Questa manifestazione rende evidente la situazione critica che stiamo vivendo. C'è un presidente del Consiglio che pensa che la stampa debba essere al servizio del potere. È giusto essere qui –dice Fassino- e dire no a una brutta legge che rappresenta una riduzione del diritto dei cittadini ad essere informazioni e una riduzione della capacità dei magistrati ad indagare". (ADNKRONOS)

INTERCETTAZIONI: FNSI; FO, BERLUSCONI UN UOMO PERDUTO

ROMA, 1 LUGLIO - È stato all'insegna dell'ironia l'intervento telefonico di Dario Fo alla manifestazione contro la legge sulle intercettazioni in corso a Piazza Navona.

''Quello che state facendo umilia e mortifica un uomo solo – ha detto Fo -. Cercate di non mostrare così tanto la vostra unità e forza, è un essere umano in fondo''.

Il premio Nobel ha insistito sullo stesso tono aggiungendo: ''È un uomo che sta perdendo i colpi, che viene tradito anche da chi ha più vicino. Siamo solidali, aiutiamo un uomo perduto, ignoriamo Berlusconi''. (ANSA)

INTERCETTAZIONI: BERSANI, NAPOLITANO INASCOLTATO, RITIRARLO

ROMA, 1 LUGLIO - ''Il presidente della Repubblica ha ricordato con qualche amarezza che i suoi consigli non sono stati seguiti. Loro hanno voluto forzare calendarizzando il ddl sulle intercettazioni. A questo punto io sono perché il ddl venga ritirato''. Lo ha detto il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenuto in piazza Navona dove si sta svolgendo la manifestazione della Fnsi.

'Lui si aspettava delle modifiche che a dire il vero ci aspettavamo tutti - ha precisato Bersani - anche se a questo punto io sono perché il ddl venga ritirato''. (ANSA)

INTERCETTAZIONI: FNSI; FAMMONI (CGIL), IN PIAZZA IL 29/7

IN OCCASIONE DELL'APPRODO DEL DDL IN AULA ALLA CAMERA

ROMA, 1 LUGLIO - ''Con un'arroganza straordinaria il governo ha detto che porterà in aula il ddl prima dell'estate, il 29 luglio. Ci saremo anche noi, piazza Montecitorio è già prenotata alle 16, continueremo la battaglia di mobilitazione perché vogliamo che i cittadini siano uguali davanti alla giustizia e che si tolga la cappa che c'è sull'informazione''.

Lo ha detto il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, intervenendo alla manifestazione contro il disegno di legge sulle intercettazioni in corso a Piazza Navona.

Fammoni ha anche ringraziato Tiziana Ferrario, che sta conducendo la manifestazione, ''per il suo coraggio e il suo impegno civile''. (ANSA)

INTERCETTAZIONI: FNSI; DI PIETRO,PARLAMENTO ASCOLTI NAPOLITANO

ROMA, 1 LUGLIO - ''Se non dovesse essere ascoltato da questo Parlamento sordo e fuori dalla realtà, gli spazi della democrazia e della legalità in questo paese sarebbero inevitabilmente ridotti''. Così il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, a margine della manifestazione di piazza Navona contro il ddl intercettazioni, ha risposto a chi lo interpellava sulle dichiarazioni del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

''Noi apprezziamo la posizione che sta esprimendo il Capo dello Stato in questi giorni - ha spiegato Di Pietro -: ci siamo ritrovati nelle sue parole quando ha messo un punto sulla truffa posta in essere sul piano etico, politico ed istituzionale dal presidente Berlusconi e da Brancher. E apprezziamo anche la sua posizione su questa legge sulle intercettazioni''. (ANSA)

INTERCETTAZIONI: FNSI; BINDI E NATALE, D'ADDARIO A PIAZZA NAVONA? PAESE LIBERO

ROMA, 1 LUGLIO - La presenza di Patrizia D'Addario a piazza Navona alla manifestazione contro la legge bavaglio, dove ha anche pubblicizzato il suo libro 'Gradisca Presidente',  ha monopolizzato la curiosità dei giornalisti presenti. Ma ha sollevato anche qualche perplessità. "Non abbiamo fatto un servizio d'ordine. In piazza viene chi vuole, anche chi può pensare di trovare qui le telecamere" ha detto il presidente della Fnsi Roberto Natale. "Il sindacato è aperto a tutti ma nessuno cerchi di speculare su questa nostra apertura. Poi, se domani qualcuno racconterà 'la piazza della D'Addario, non sarà stato un buon giornalista. Semmai dovrebbe essere la piazza di Patrizia Aldovrandi o di Ilaria Cuti".

E Rosy Bindi: "la D'addario è una cittadina italiana? Sì. Ha avuto qualche problema con le intercettazioni? Sì. Siamo un paese libero e gli organizzatori decidono chi invitare. Poi – ha concluso - chi ascolta è in grado di valutare i singoli interventi". (ANSA)

FNSI; OGGI MARATONA ONLINE DI 'LIBERA RETE'

ROMA, 1 LUGLIO - Da Trento a Partinico, passando per Viareggio, Bari, Casal di Principe. Sono decine i collegamenti in webcam via Skype previsti per Libera rete (www.liberarete.tv), la lunga maratona online per la libertà di informazione. Durante la diretta di oggi in concomitanza con la manifestazione nazionale della FNSI, dal teatro Lo Spazio di Roma collegamenti con le redazioni delle micro web tv, delle web radio e web tv d'università che da tempo svolgono un ruolo di primo piano nel denunciare con inchieste e reportage ciò che accade in ogni angolo d'Italia.

Durante la maratona da Milano con Nuovi cittadini TV, da Bari con Radio Kreattiva , da Viareggio con Versilia in TV, da Napoli con CaffèNews.it, da Catania con Telestrada e RadioZammu', da Pordenone con Pnbox, da Partinico con Telejato, da L'Aquila con Dice che, da Trento con Sanbaradio, dalla Sicilia con Messina web tv, da Torino con Fromzero, da Altavilla Irpinia con Uanm tv, da Padova con Radiocooperativa e Radiobue, da Molfetta con Ilfatto.net. Ancora, collegamenti con giornalisti e addetti ai lavori da Venezia, Bologna, Firenze. Da Parigi ci sarà Andrea D'Ambra,fondatore di Generazione Attiva e Francesco Piccinini,

fondatore di Agoravox. In webcam via skype anche Bernardo Parrella di Global Voices.

Durante la maratona collegamento costante anche con la manifestazione della FNSI a Roma e con la piazza di Conselice, per la notte bianca della libera informazione. Tra i tanti ospiti, nello studio centrale  nterverranno Peter Gomez (Il Fatto Quotidiano), Tommaso Tessarolo (Current), Francesca Fornario (Rai), Giuseppe Bianco (Procura di Firenze), Alberto Cisterna (Direzione Nazionale Antimafia), Daniela Brancati

(Rai), Tobias Piller (Frankfurter Allgemeine), Eric Jozseph (Liberation), Fabrizio Gatti (L'Espresso), Bruno Gravagnulo (L'Unità), Lorenzo Galeazzi (Il Fatto Quotidiano), Flavia Barca (Università La Sapienza), Aldo Pecora (Ammazzateci tutti).

Interventi registrati di Nicola Trifuoggi (Procura di Pescara), di Carlo Bonini e Giuseppe Caporale (La Repubblica), Loris Mazzetti (Rai) e Stefano Andreoli (Spinoza.it).

In collegamento telefonico Riccardo Iacona, Carmen Lasorella, Maurizio Torrealta e Walter Nicolotti, presidente dell'associazione italiana per le intercettazioni legali e l'intelligence.

Libera rete è un'iniziativa della federazione delle micro web tv FEMI, Altratv.tv, Valigia Blu, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Ipazia Promos e Current. Ad oggi al progetto hanno aderito anche Repubblica.it,Corriere.it, Rainews24, La Stampa, L'Unità, Il Fatto Quotidiano, Youdem, U-Station, Raduni, Agoravox,Articolo 21, Tiscali, Premio Ilaria Alpi, Anso, Micromega, Generazione Attiva, Istituto per le politiche dell'Innovazione. (ANSA)

INTERCETTAZIONI: SU CURRENT PROGRAMMAZIONE ANTI-BAVAGLIO

A sostegno dell'evento Libera Rete, la maratona web appoggiata da centinaia di siti a sostegno della manifestazione nazionale promossa dalla FNSI per la libertà d'informazione, oggi Current propone una programmazione Speciale Anti-Bavaglio che attraversa la piattaforma internet e il canale televisivo satellitare.

Sul satellite s'inizia alle ore 14.10 (in replica alle 19.00 e alle 21.40) con il Watergate Italiano. Concita De Gregorio direttore de L'Unità e Peter Gomez, firma del Fatto Quotidiano ricostruiscono il 'caso Favata'. Ovvero la storia del nastro dell'intercettazione segreta e non ancora depositata tra il DS Piero Fassino e l'ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte, che si riassume nella celebre frase dell'ex-segretario della

Sinistra Democratica: ''Abbiamo una banca''. Un file audio che sarebbe stato consegnato la vigilia di Natale del 2005 a Paolo e Silvio Berlusconi dagli imprenditori Roberto Raffaelli e Fabrizio Favata, quest'ultimo in carcere con l'accusa di estorsione.

Alle ore 14:40 (in replica alle 19.30 e alle 23.30) su Current si prosegue con Santoro: le Intercettazioni di Trani, lo speciale andato in onda durante l'evento 'Raiperunanotte' che ricostruisce le intercettazioni telefoniche al centro dell'inchiesta che ha coinvolto il presidente del Consiglio, il membro dell'Agcom Giancarlo Innocenzi e il dg Rai Mauro Masi.

L'accusa è di concussione per presunte pressioni del capo del governo per fermare la trasmissione Annozero. Alle ore 19.50 è la volta dello Speciale legge sulle intercettazioni con le dichiarazioni e i commenti di giornalisti e personaggi pubblici sulle legge bavaglio. Alle ore 22.10 è la volta di Speciale Povera Patria: Marco Travaglio ospite del Festival del Giornalismo d'Inchiesta di Marsala rilegge la recente storia

politica italiana dalle leggi ad personam alla ddl intercettazioni.

Nel corso della serata Tommaso Tessarolo interverrà, tra l'altro, alla diretta web su www.liberarete.tv, trasmesso ondine dalle ore 17 alle 24 e organizzato da Altratv.tv, FEMI federazione delle micro web tv, Ipazia Promos e Valigia Blu, che prevede collegamenti costanti con la manifestazione nazionale di

Piazza Navona con la partecipazione di giornalisti, magistrati e editori. Dall'11 giugno, in appoggio all'iniziativa dei post it promossa dal quotidiano la Repubblica e lanciata dal movimento Valigia Blu fondato da Arianna Ciccone, sul canale televisivo Sky 130, in homepage sul sito current.it e su tutti i social

network della piattaforma italiana del network fondato da Al Gore, è affisso un post it verde con la dicitura ''Current è contro la legge-bavaglio che nega ai cittadini il diritto di essere informati''. (ANSA)

 

Roma, 16 giugno - “Una grande mobilitazione contro il disegno di legge Alfano per la giornata del primo luglio a Roma, a piazza Navona dalle ore 17.00 alle ore 21.00, e in altre località d’Italia: un’iniziativa nel segno della Costituzione, per dar voce ai soggetti e ai temi che verrebbero oscurati se passasse un provvedimento che colpisce al tempo stesso il lavoro dei giornalisti e il diritto dei cittadini di conoscere le vicende del Paese.E’ una delle decisioni prese dalla Fnsi e dal cartello di associazioni che si è riunito nella sede del sindacato dei giornalisti: molte già attive nell’organizzare l’appuntamento del 3 ottobre scorso, insieme ad altre che in questi mesi hanno promosso nuove mobilitazioni contro la logica della censura. Le manifestazioni del primo luglio avranno come filo conduttore la denuncia di ‘tagli e bavagli’: gli interventi del governo per censurare il diritto di cronaca col ddl intercettazioni e per punire la cultura italiana con la restrizione dei fondi per musica, cinema, teatro, danza; il rischio di sparizione di giornali ed emittenti colpiti dalla drastica e indiscriminata riduzione del finanziamento pubblico; il concreto pericolo che drammatiche vicende come quelle di Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi possano in futuro rimanere a lungo ignote all’opinione pubblica; la perdurante difficoltà del mondo del lavoro ad ottenere l’attenzione dei media e a veder rappresentati gli effetti della crisi.
 Nel calendario discusso da Fnsi e associazioni molto rilievo ha avuto anche l’iniziativa a livello europeo. E’ stata confermata la decisione di presentare, qualora il ddl Alfano fosse approvato, un esposto alla Corte per i diritti umani di Strasburgo, con la firma delle diverse organizzazioni e con il sostegno dei cittadini che vorranno sottoscriverlo sui siti delle varie associazioni. A questo atto potrebbe far seguito l’avvio di una campagna europea per una legge di iniziativa popolare – secondo la procedura prevista dal Trattato di Lisbona – a difesa dell’autonomia dell’informazione. Le associazioni torneranno a riunirsi nei prossimi giorni, per definire l’organizzazione della manifestazione romana. Già è prevista intanto, per la stessa data del primo luglio, una ‘notte bianca’ della Fnsi, dell’Associazione di Stampa dell’Emilia-Romagna, dell’Anpi e dell’amministrazione cittadina a Conselice, il comune del Ravennate dove c’è l’unico monumento italiano alla libertà di stampa”.

IL PROGRAMMA 

1 luglio Piazza Navona

 

Ore 16,45

Apertura Percussionisti Santa Cecilia

 

Ore 17,00

Orchestra teatro dell’Opera di Roma

Suona Inno di Mameli

 

Ore 17,10

Tiziana Ferrario inizia manifestazione

 

17,20

Caso Ustica trentennale della strage

Tiziana Ferrario intervista Andrea Purgatori, giornalista

 

17,25

Tệte de bois

 

17,35

Intervento del Segretario della Fnsi, Franco Siddi

 

17,40

Informazione e mafia

Tiziana Ferrario intervista

Giovanna Maggiani Chelli (Portavoce Associazione Vittime Strage Georgofili a Firenze maggio 1993)

Nicola Biondo (coautore con Sigfrido Ranucci Il Patto)

Giuliano Girlando Agende rosse di Borsellino,

Walter Molino (…taci infame)

 

17,45

Senza informazione nessuna conoscenza

Tiziana Ferrario intervista

Roberto Morrione Presidente Libera informazione

Bruno Pesce Comitato Vertenza Amianto

 

17,50

Danilo Rea al pianoforte

 

17, 58

Ricorso alla Corte europea di Strasburgo 

Tiziana Ferrario intervista il professor Roberto Mastroianni (Università Federico II di Napoli) sul ricorso alla Corte europea in caso di approvazione del testo di legge

 

18,08

Impegno contro il ddl Alfano

Tiziana Ferrario intervista l’Editorialista di Repubblica Curzio Maltese

 

18,13

Associazioni e movimenti contro il ddl Alfano

Tiziana Ferrario intervista

Arianna Ciccone (Valige blu)

Arturo Di Corinto (Libertà e partecipazione)

Gianfranco Mascia (MoveOn)

 

18,22

Tiziana Ferrario presenta Beppe Giulietti portavoce di Articolo 21

 

18,27

Tagli all’editoria e tariffe postali

Tiziana Ferrario intervista

Giammario Gillio Rappresentante Riviste Cristiane appello contro legge bavaglio

Lelio Grassucci Presidente Onorario Mediacoop e il professor Maurizio Viroli (Università di Princeton – “Libertà dei Servi”)

 

18,35

Intervento di Fulvio Fammoni segretario confederale Cgil

 

18,42

Quello che non avreste mai saputo

Tiziana Ferrario intervista

Fiorenza Sarzanini, giornalista giudiziaria del Corriere della Sera dirigente di categoria

Mimmo Candito Presidente Reporters sans frontières

 

18,52

Entra Ottavia Piccolo

Presentata da Tiziana Ferrario Ottavia Piccolo legge alcune pagine sul caso Politoskaia

 

19,02

Due storie tenute aperte dai giornalisti 

Tiziana Ferrario intervista

Ilaria sorella di Stefano Cucchi

e Patrizia Aldrovandi mamma di Federico

 

19,12

Interviene il gruppo musicale Nuove Tribù Zulu

 

19,22

Informazione nel sangue

Tiziana Ferrario intervista

Marcello Zinola, segretario Assostampa ligure, al centro del G8 di Genova.  Con lui salgono sul palco muti i 21 registi che hanno testimoniato la vicenda. Tiziana li presenta uno per uno.

 

Citto Maselli

Giorgio Arlorio

Mario Balsamo

Giuliana Berlinguer

Maurizio Carrassi

Francesca Comencini

Giuliana Gamba

Roberto Giannarelli

Wilma Labate

Guido Chiesa

Salvatore Maira

Martinotti Francesco

Paolo Pietrangeli

Nino Russo

Massimo Sani

Pasquale Scimeca

Ettore Scola

Daniele Segre

Ricki Tognazzi

Fulvio Wetzel

Mario Monicelli

 

19,28

Ddl Alfano e il falso problema della privacy

Tiziana Ferrario introduce l’intervento del professor Stefano Rodotà

 

19,38

Interviene Anna Mazza per il Popolo dei viola

 

19,42

L’impegno per la legalità

Tiziana Ferrario intervista

Sandra Bonsanti Presidente Libertà e Giustizia

Giovani per la Costituzione

Studenti per appello Napolitano

 

19,47

Con il ddl Alfano meno sicuri i cittadini, parola di poliziotto

Tiziana Ferrario intervista

Claudio Giardullo che interviene in rappresentanza di tutte le sigle dei sindacati dei poliziotti. Salgono sul palco una decina di poliziotti in borghese.

 

19,52

Collegamento con Manifestazione Londra

 

19,57

Articolo 21 della Costituzione al macero 

Tiziana Ferrario intervista Enzo Iacopino Presidente Ordine Nazionale Giornalisti

 

20,02

I ‘missing’ dell’informazione

Tiziana Ferrario intervista

esponenti dei poligrafici (Ansa) Pina Tosto (disoccupazione),

cassintegrati di isola dei famosi (Pietro Marongiu)

di Eutelia

ricercatori Vasca navale Insean Emilio Campana direttore scientifico Insean

 

20,12

L’Aquila e il miracolo che non c’é

Tiziana Ferrario intervista

esponenti del Comitato 3.32 Attività per la rinascita della città dopo il sisma

Sabrina Pisu coautrice del libro “L’Aquila 2010. Il miracolo che non c’è”

 

20,17

Musica di Piccola Sinfonietta

 

20,22

Musica come Cenerentola

Ottavia Piccolo intervista Roberto Prosseda (Musicarticolo9 pianista concertista),  seguono telefonate di Salvatore Accardo e Ennio Morricone

 

20,27

La cultura tra bavagli e mancanza di fondi

Ottavia Piccolo intervista esponenti Centro Sperimentale, Benedetta Buccellato attrice Apti, Maria Luisa Amante (Eti)

 

20,32

Non solo all’informazione: bavagli anche alla cultura 

Ottavia Piccolo chiama sul palco Caterina Corsi di Voci nel deserto che legge un testo. Un saluto di Dacia Maraini, Carlo Lucarelli, Leo Gullotta e Dario Fo e Enrico Bertolino (al telefono)

 

20,42

Ogni primo luglio giornata della libertà d’informazione 

Intervento di Roberto Natale Presidente Fnsi

“Da oggi primo luglio giornata della libertà di informazione”

  

Musica ad libitum fino alle 21,45 - 22

Rosso Antico

Gruppo En Plein air

 

INTERCETTAZIONI E PRIVACY, FRANCO SIDDI: "ASCOLTARE CAUTE MA FERME PAROLE DEL GARANTE. CONFERMATI I PROFILI DI INCOSTITUZIONALITÀ"
“La relazione del Garante della Privacy non può restare inascoltata. I pericoli per la libertà di stampa, individuati dal presidente Pizzetti, nelle norme che intendono vietare a priori l’informazione sugli atti contenuti nelle intercettazioni disposte per le inchieste giudiziarie, vanno raccolti dal Parlamento. Il disegno di legge Alfano - così com’ è- è sbagliato e inefficace anche rispetto ai pretesi abusi che vuole impedire. Nessuna legge può stabilire a priori che un atto (le intercettazioni) piuttosto che un altro (qualsiasi verbale, per esempio) se pubblicato, o se di esso se ne da conto, violi la privacy. In questo caso si introducono solo norme, inaccettabili, di censura preventiva.
Non è una legge equilibrata quella che sposta i punti di equilibrio tra libertà di stampa e riservatezza, solo su quest’ultimo punto mirando  - come sta emergendo nelle tesi di chi sostiene il ddl – solo a proteggere la privacy della casta. E già questo è un elemento di grave ingiustizia e iniquità.
La cautela e la prudenza del Prof. Pizzetti, le sue parole misurate, le sue espressioni critiche anche verso gli eccessi talvolta compiuti dalla stampa, non attenuano la forza delle sue parole che incoraggiano una serie riflessione istituzionale e politica. In particolare, il rilievo dato ad un altro punto del ddl che tradisce il valore costituzionale della legge sulla stampa rafforza la nostra istanza di eliminare l’invasione dell’editore in redazione attraverso l’obbligo di adottare misure per impedire la pubblicazione di contenuti editoriali. La legge del ’47 -  ha ricordato infatti il Garante -  è stata approvata dalla stessa Assemblea Costituente che votò la Costituzione Repubblicana, con lo scopo preciso di distinguere la responsabilità ed il ruolo dei proprietari dei giornali da quello dei giornalisti, per essi attraverso il direttore, per tutelare il principio dell’autonomia e della libertà dell’informazione. Un tradimento della memoria costituzionale, fondamento della convivenza.
Un avviso ulteriore dei grandi profili incostituzionali del ddl  sulle intercettazioni.
Ecco perché la Fnsi continuerà a contrastare in maniera incessante il ddl Alfano senza rinunciare a rendere chiare le proposte per davvero sostenere la lealtà e la completezza dell’informazione e il suo pluralismo. Contro ogni silenzio di Stato. Tutte ragioni queste per le quali i giornalisti domani a Roma e a Conselice (Ravenna), città della Resistenza e dell’unico monumento italiano alla libertà di stampa, ma anche in tante altre città d’Italia (da Torino a Trieste, da Bari a Milano), saranno in piazza con i cittadini per aprire la stagione della resistenza civile. E il 9 luglio (con astensione dal lavoro nella carta stampata il giorno 8) sarà la giornata del silenzio, dell’indignazione, dell’impegno a non accettare alcuna mutilazione (con ogni forma di resistenza possibile) del circuito dell’informazione che appartiene ai cittadini.

ALTRE MANIFESTAZIONI IN CONTEMPORANEA ORGANIZZATE DAI PROMOTORI DEL 1° LUGLIO

Milano, piazza Cordusio ore 18.30
Torino, piazza Castello ore 18
Padova, piazza Delle Erbe ore 18
Lucera (Foggia), piazza Duomo ore 18
Palermo, via Generale Magliocco ore 16.30
Bari, Piazza Prefettura ore 19.30
Parma, Auditorium Toscanini (via Cuneo 3) ore 18
Londra, BBC World Service, Bush House, Strand Alwych, ore 18
Parigi, Scalinata dell’Opera Bastille ore 18.30

INTERCETTAZIONI, ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCHE DEMOPOLIS: “OLTRE DUE TERZI DEGLI ITALIANI CONTRARI AL DDL IN DISCUSSIONE AL PARLAMENTO”

Per la maggioranza assoluta degli italiani, intervistati dall'Istituto Demopolis, le intercettazioni andrebbero pubblicate per continuare a garantire il diritto dei cittadini all'informazione, ponendo però dei limiti precisi alla diffusione di notizie sulla vita privata degli intercettati e sulle persone estranee alle indagini.
Oltre due terzi degli italiani si dichiarano contrari al DDL in discussione al Parlamento che, se tramutato in legge, limiterebbe l'utilizzo delle intercettazioni da parte della magistratura e il divieto di pubblicazione sugli organi di stampa.
Sono i dati che emergono da un'indagine dell'Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis, diffusi alla vigilia della manifestazione promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa.
Il 67% dei cittadini intervistati esprime la propria contrarietà nella convinzione che i limiti all'uso delle intercettazioni previsti dal DDL potrebbero ostacolare in parte l'efficacia delle indagini della magistratura, mentre il 33% si dichiara favorevole per porre un freno alla violazione della privacy.
"Il dato di contrarietà rilevato - afferma il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento - risente di un clima di sfiducia crescente dei cittadini nella politica e di una sempre più diffusa insofferenza nel Paese verso ogni forma di corruzione". Il dissenso verso il disegno di legge appare trasversale, anche se emergono chiare differenze in base alla collocazione politica degli intervistati: favorevoli al DDL, in ampia maggioranza, gli elettori del PDL, nettamente contrari i sostenitori del Centro Sinistra, ma anche sei elettori su dieci della Lega.
L'indagine, condotta dall'Istituto Demopolis dal 21 al 28 giugno nell'ambito del Monitor continuativo sull'opinione pubblica italiana, ha analizzato nello specifico anche le valutazioni dei cittadini sul divieto di pubblicazione sugli organi di stampa delle intercettazioni telefoniche ed ambientali.
Soltanto il 29% degli intervistati approva il divieto di diffusione previsto dal disegno di legge, ritenendo corretto vietare la pubblicazione delle intercettazioni per tutelare anzitutto la privacy dei cittadini.
Il restante 71% afferma di non condividere il DDL ma, tra quanti si dichiarano contrari, emergono due distinte posizioni: uno su cinque lo ritiene del tutto sbagliato, sostenendo che le intercettazioni vanno pubblicate per non porre alcun limite alla libertà di stampa; il 51% sostiene, invece, che il DDL in discussione al Parlamento andrebbe modificato. Per la maggioranza assoluta degli italiani infatti - secondo l'indagine DEMOPOLIS - le intercettazioni andrebbero pubblicate per continuare a garantire il diritto dei cittadini all'informazione, ponendo però dei limiti precisi alla diffusione di notizie sulla vita privata degli intercettati e sulle persone estranee alle indagini.
LINK AL SITO PER VISUALIZZARE L’INDAGINE COMPLETA: http://www.demopolis.it/news.php?subaction=showfull&id=1277901422&archive=&start_from=&ucat=24,39&

"Libera Rete", le web-inchieste in diretta online il 1° luglio dalle ore 17 alle 24 MARATONA SUL WEB "A RETE UNIFICATA" PER LA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE.ANCHE IN RETE.
Centinaia di portali su Internet uniti per la libera informazione, anche in rete.
Iniziativa di FEMI, Altratv.tv, FNSI, Valigiablu.it, Current, Ipazia Promos.
Ad oggi al progetto hanno aderito anche Repubblica.it, Corriere.it, Rainews24, Il Fatto
Quotidiano, Youdem, U-Station, Raduni, Agoravox, Articolo 21, Premio Ilaria Alpi, Anso,
Micromega, Generazione Attiva, Istituto per le politiche dell'Innovazione.
Giovedì 1° luglio - in occasione della manifestazione nazionale promossa dalla FNSI per la libertà di informazione – la rete delle micro web tv, dei portali iperlocali, delle web tv e web radio d'università, dei blog e video blog e delle piattaforme online create dal basso rilancia online una maratona "a rete unificata". L'evento prende il nome di Libera rete (www.liberarete.tv) e verrà trasmesso dalle ore 17 alle ore 24 di giovedì 1° luglio dal Teatro "Lo Spazio" di Roma, in costante collegamento con piazza Navona a Roma e piazza della Libertà di Stampa a Conselice.
La lunga diretta – ideata e supportata dalla federazione delle micro web tv FEMI, Altratv.tv, Valigia Blu, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Ipazia Promos e Current - intende presentare per la prima volta "a rete unificata" il ruolo di denuncia di Internet e delle micro web tv italiane nel panorama dell'informazione del Paese: saranno trasmesse le inchieste più significative per mostrare quanto sia condizione necessaria per la democrazia e la legalità la libertà di fare stampa e di essere informati. Ad oggi al progetto hanno aderito anche Repubblica.it, Corriere.it, Rainews24, Il Fatto Quotidiano, Youdem, U-Station, Raduni, Agoravox, Articolo 21, Premio Ilaria Alpi, Anso, Micromega, Generazione Attiva, Istituto per le politiche dell'Innovazione.
La maratona seguirà l'evolversi della manifestazione di piazza Navona e gli eventi correlati promossi dalla FNSI per la libertà di informazione e contro la legge bavaglio. Pertanto si alterneranno le immagini della manifestazione con le inchieste delle micro web tv e dei partner del progetto. Nel corso della maratona interverranno in studio e in collegamento webcam via Skype giornalisti, magistrati, micro-editori delle micro web tv. Uno spazio rilevante sarà dato alla finestra con l'estero, con la partecipazione di osservatori della stampa estera. Le micro web tv porteranno all'attenzione del pubblico anche una proposta concreta: la compartecipazione delle imprese tic ai costi delle intercettazioni, come peraltro avviene in altri Paesi Europei.
Tutte le piattaforme online possono aderire trasmettendo in diretta l'evento e intervenendo nel corso della trasmissione.
Per l'adesione occorre iscriversi su www.liberarete.tv compilando il form di adesione. BONGIORNO, CAPIGRUPPO HA GIÀ DECISO PRESIDENTE COMMISSIONE GIUSTIZIA REPLICA A RICHIESTE OPPOSIZIONI
ROMA, 1 LUGLIO - La necessità di avere tempi ragionevoli per ulteriori approfondimenti in sede di Commissione Giustuzia sul disegno di legge che regola le intercettazioni ''era già stata rappresentata ieri alla capigruppo, che è un organo superiore e ha ponderato le richeste'', decidendo comunque di calendarizzare il disegno di legge sulle intercettazioni in aula per il 29 luglio. Così la presidente della Commissione Giustizia, Giulia Bongiorno, a margine della audizioni dei rappresentanti del Consiglio Nazionale Forense e del Procuratore Antimafia, Piero Grasso, ha replicato alla richiesta delle opposizioni che in una nota congiunta hanno chiesto di ''rappresentare al presidente della Camera'' la necessità di tempi più lunghi per la discussione del provvedimento. (ANSA) INTERCETTAZIONI, FRANCO SIDDI: "EVIDENTI PROFILI DI INCOSTITUZIONALITÀ. IMPORTANTE IL RICHIAMO DEL GARANTE PRIVACY"
ROMA, 30 GIUGNO - ''Pur con la cautela con cui il Garante privacy ha elaborato la sua relazione, le sue considerazioni e il richiamo alla memoria costituzionale, con cui si evidenzia lo stretto legame tra la legge sulla stampa e l'autonomia dei contenuti editoriali affidata ai giornalisti e ai loro direttori, rende evidente il profilo di incostituzionalità che il ddl intercettazioni presenta''. È il giudizio di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa.
La relazione di Pizzetti, presentata oggi al Parlamento, ''pur non entrando negli elementi più caldi del confronto politico sul provvedimento - ha sottolineato Siddi – lascia emergere due punti che non possono essere sottovalutati. Primo, non c'è bisogno di una legge che astrattamente definisca che le intercettazioni non sono pubblicabili perchè altrimenti si viola la privacy: non si può, insomma, stabilire a priori che la privacy è da tutelare nelle intercettazioni diversamente rispetto agli altri atti. E questo elimina una delle motivazioni all'origine dell'iniziativa governativa di introdurre segreti e silenzi di Stato''.
Per Siddi, ''è comprensibile l'osservazione del Garante su qualche eccesso che sarebbe stato compiuto dalla stampa. Ma la Relazione conferma che le norme per porvi riparo esistono già: tutt'al più può essere necessario migliorare l'efficacia della strumentazione di garanzia. Su questo si può lavorare con serietà''. (ANSA)
PIZZETTI, GIUSTIFICATO ALLARME LIBERTÀ IN DDL PUNTO EQUILIBRIO TUTTO SPOSTATO A FAVORE RISERVATEZZA
ROMA, 30 GIUGNO - Nel disegno di legge sulle intercettazioni ''si sposta oggettivamente il punto di equilibrio tra libertà di stampa e tutela della riservatezza, tutto a favore della riservatezza'' e questo ''può giustificare che da molte parti si affermi che, così facendo, si pone in pericolo la libertà di stampa''. È l'analisi del presidente dell'Autorità garante per la privacy, Francesco Pizzetti, nella Relazione annuale al Parlamento.
Alla vigilia della giornata di mobilitazione indetta per domani dalla Federazione nazionale della stampa, Pizzetti punta il dito contro il discusso provvedimento, pur sottolineando che la preoccupazione per la libertà di stampa presenta ''un qualche eccesso'', dal momento che la norma condiziona solo ''la pubblicazione dei testi delle intercettazioni''.
Nel ddl, sottolinea Pizzetti, ''si pongono limiti specifici alla pubblicabilità delle intercettazioni, non perché contenute in atti giudiziari, che come tali possono essere diffusi per riassunto, ma in quanto dati raccolti con lo strumento delle intercettazioni'', appellandosi al diritto alla privacy. Siamo però di fronte, spiega ancora il Garante, ''non alla tutela in concreto e rispetto a casi specifici di questo diritto, quanto piuttosto a una difesa anticipata, disposta in via generale ed astratta, nei confronti di qualunque dato raccolto, nel presupposto che, in ragione della natura dello strumento di indagine usato, debba sempre prevalere la tutela di questi dati perché raccolti nell'ambito di conversazioni tra persone''.
A suo giudizio, si tratta di ''una scelta impegnativa che, proprio perché effettuata in via generale ed astratta, e prescindendo dal contenuto dei dati raccolti, sposta il cursore tutto a favore dei limiti della conoscibilità e quindi della riservatezza''. (ANSA)
INTERCETTAZIONI: PIZZETTI, ALLARME LIBERTÀ E SANZIONI/ANSA
FNSI, CONFERMATO SCIOPERO 9 LUGLIO; FIEG, BENE RICHIAMO GARANTE
ROMA, 30 GIUGNO - È giustificato l'allarme per i limiti alla libertà di stampa posti dal ddl sulle intercettazioni, che sposta il punto di equilibrio tutto a favore della riservatezza. Il Garante per la privacy, Francesco Pizzetti, lancia il suo monito alla Camera proprio mentre la maggioranza accelera sul provvedimento, fissandone l'approdo in Aula per il 29 luglio, e alla vigilia della mobilitazione indetta per domani dalla Federazione nazionale della stampa che parla di ''atto di forza'' a Montecitorio e conferma la giornata di silenzio dell'informazione del 9 luglio. 
Il ddl Alfano, sottolinea Pizzetti nella Relazione annuale al Parlamento, alla presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini, pone limiti 'a priori' solo alla pubblicazione delle intercettazioni, proprio in nome della privacy, spostando ''il cursore tutto a favore dei limiti alla conoscibilità e quindi della riservatezza''. Una ''scelta impegnativa'', che ''può giustificare che da molte parti si affermi che, così facendo, si pone in pericolo la libertà di stampa''. Nel mirino del Garante anche le sanzioni a carico degli editori, che ''comportano necessariamente un loro maggiore intervento rispetto alla pubblicazione delle notizie''. Una scelta che segna ''una discontinuità significativa'', visto che la legge sulla stampa, ''approvata in diretta attuazione della Costituzione'', distingue la responsabilità e il ruolo dell'editore da quello del direttore, in linea con la posizione assunta dall'Assemblea Costituente il 20 gennaio del 1948.
Pizzetti non risparmia bacchettate agli ''eccessi'' compiuti dai giornalisti, con la pubblicazione di ''intere pagine di intercettazioni sempre riferite alla politica o agli ambienti dello sport e dello spettacolo e quasi mai ai fatti di criminalità comune o organizzata'', a giustificare in parte ''il sospetto che spesso si abbiano a cuore più gli indici di vendita, gli share e la concorrenza fra le testate, che non l'oggettivo interesse dell'opinione pubblica''. Ma fa notare che le norme a tutela della privacy esistono già: meglio sarebbe stato continuare a lasciare l'ultima parola al Garante stesso e ai giudici.
Plaude la Federazione degli editori, con il presidente Carlo Malinconico che sottolinea proprio il richiamo alla Costituente e la necessità che la tutela della privacy venga realizzata ''in modo concreto''. Favorevole con qualche distinguo anche la Fnsi: ''Pur con la cautela con cui il Garante privacy ha elaborato la sua relazione - premette il segretario Franco Siddi - il richiamo alla memoria costituzionale, con cui si evidenzia lo stretto legame tra la legge sulla stampa e l'autonomia dei contenuti editoriali affidata ai giornalisti e ai loro direttori, rende evidente il profilo di incostituzionalità che il ddl presenta''. Per questo l'accelerazione sull'iter del provvedimento è ''un atto di forza'' a giudizio della Fnsi, che conferma le manifestazioni previste domani un po' in tutta Italia e ''la giornata del silenzio del 9 luglio: un silenzio rumoroso che è indignazione e protesta''. Siddi raccoglie anche le critiche a certi eccessi della stampa, ''ma la relazione conferma - dice - che le norme per porvi riparo esistono già''.
Non si pongano ''limiti alla libertà di stampa in nome della privacy'', chiosa dal Pd Paolo Gentiloni. Ma dal Pdl il capogruppo a Montecitorio Fabrizio Cicchitto e il vice capogruppo vicario al Senato Fabrizio Quagliariello puntano il dito contro le 'speculazioni' della sinistra e parlano di analisi ben più ''complessa'' da parte di Pizzetti. A loro giudizio il Garante ''ha fatto chiaramente intendere quanto sia ridicolo parlare di libertà di stampa in pericolo nel nostro Paese e quanto sia fuori misura l'allarme suscitato sul piano internazionale''. Inoltre, proprio alla luce delle osservazioni di Pizzetti, le intercettazioni non possono ''essere esenti da regolamentazione, soprattutto a fronte di ripetuti e conclamati abusi''. (ANSA)

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Martedì 29 giugno alle ore 11 è convocata nella sede della Fnsi (Corso Vittorio Emanuele II, 349) una conferenza stampa per illustrare sia la manifestazione indetta per il primo luglio a piazza Navona a Roma dalle ore 17 alle 21, per protestare contro la legge bavaglio sulle intercettazioni ddl Alfano, sia la ‘notte bianca’ a Conselice - cittadina dove è stato recentemente eretto un monumento alla libertà di stampa - sia le altre iniziative che si svolgeranno in tutte le più importanti piazze del nostro Paese e fuori i confini d’Italia. La mobilitazione sta crescendo di ora in ora e messaggi di adesione e di partecipazione alle manifestazioni si moltiplicano offrendo un quadro di estrema preoccupazione dell’opinione pubblica sulla malaugurata eventualità che un siffatto testo di legge possa definitivamente essere approvato dal Parlamento imbavagliando la stampa ed il diritto dell’opinione pubblica ad essere informata. Una mobilitazione che vede i giornalisti assieme ad associazioni, movimenti e sindacati che rappresentano grande parte del nostro Paese, dagli operai cassintegrati, ai giovani precari, ai ricercatori (a cui sono stati tagliati i fondi), ai docenti di ogni ordine e grado, agli artisti del cinema, del teatro e delle arti visive per finire ai magistrati ed alle forze dell’ordine chiamate a tutelare la sicurezza dei cittadini privi degli elementari mezzi di contrasto nei confronti della piccola e grande criminalità. Una forte iniziativa che coinvolgerà, crediamo, moltissimi italiani e che avrà un costo economico non indifferente che la Fnsi e i giornalisti italiani si sentono di dover sopportare anche con l’aiuto delle migliaia di persone che aderiscono e parteciperanno alle nostre iniziative. Per questo motivo abbiamo aperto un conto Paypal a cui si può accedere dal nostro sito (www.fnsi.it) per dare un piccolo contributo di 3 euro (minimo) al fine di aiutarci a continuare la nostra battaglia”. PUBBLICHIAMO LE AGENZIE DELLA CONFERENZA STAMPA DI MARTEDI' 29 GIUGNO
FNSI, GIORNALISTI NON SONO CAGNOLINI DA SALOTTO

ROMA, 29 GIUGNO - I giornalisti italiani "non sono cagnolini da salotto" come il potere politico "vorrebbe ridurli" ma lottano per restare "cani da guardia" della "verità e dell'informazione". Sono dure le parole pronunciate dal segretario della Federazione nazionale della stampa (Fnsi) durante il suo intervento alla conferenza di presentazione delle iniziative di piazza del primo luglio contro 'la legge bavaglio'. "Viviamo una stagione pericolosa" ha commentato Siddi osservando che "l'informazione non può avere

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