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Da sinistra: Carlo Muscatello, Luciano Ceschia e Cristiano Degano (Foto: @Fabiana_Martini)
Associazioni 24 Mar 2020

Friuli Venezia Giulia, Ordine e Assostampa: «La Regione non faccia mancare il confronto con i giornalisti»

«Comprendiamo quanto sia grande lo sforzo delle istituzioni per fronteggiare l'emergenza ma, per garantire la massima trasparenza, sarebbe opportuno dare alle professioniste e ai professionisti dell'informazione la possibilità  di rivolgere domande e di ottenere risposte», scrivono Carlo Muscatello e Cristiano Degano.

Associazione della Stampa e Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia scrivono al governatore Massimiliano Fedriga per evidenziare che «sarebbe particolarmente utile uno scambio costante e bilaterale tra le massime istituzioni della Regione» e gli operatori dell'informazione.

«Egregio presidente – si legge nella missiva pubblicata anche sul sito web dell'Assostampa – l'eccezionalità della situazione nell'emergenza Coronavirus vede operatrici e operatori dell'informazione molto impegnati nella copertura di una crisi senza precedenti. L'interesse del pubblico è dimostrato da una serie di dati, come gli ascolti auditel, le vendite dei quotidiani, i contatti dei siti dei media tradizionali e non. Di fronte a tutto ciò, sarebbe particolarmente utile uno scambio costante e bilaterale con le massime istituzioni della Regione Friuli Venezia Giulia. Sono state poche finora le occasioni di confronto e sempre meno ve ne saranno, almeno fisicamente, data la necessità di limitare i contatti stretti. La comunicazione della Regione è stata completa ma sostanzialmente unilaterale, imperniata su comunicati giornalieri con i dati dei contagiati inviati a orari molto variabili».

«Comprendiamo – aggiungono il presidente dell'Odg, Cristiano Degano, e il presidente dell'Assostampa Fvg, Carlo Muscatello – quanto sia grande lo sforzo delle istituzioni per fronteggiare l'emergenza ma, per garantire la massima trasparenza, sarebbe opportuno un faccia a faccia in conferenza stampa (ovviamente a distanza) in modo da dare alle professioniste e ai professionisti dell'informazione la possibilità di rivolgere domande e di ottenere risposte. Conferenze stampa che potrebbero tenersi a una cadenza definita, possibilmente quotidiana».

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