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Monica Mondardini (foto: commons.wikimedia.org)
Editoria 18 Mar 2016

Fusione Gruppo l'Espresso-Itedi, Monica Mondardini incontra la Fnsi: «Esclusa qualsiasi chiusura di testate»

L'amministratore delegato e il direttore generale delle risorse umane del Gruppo l'Espresso, Monica Mondardini e Roberto Moro, hanno incontrato i vertici della Fnsi per approfondire la vicenda della fusione tra la società  dell'ingegner De Benedetti e la Itedi, che editano i quotidiani nazionali Repubblica, Stampa e Secolo XIX e i 18 quotidiani locali del gruppo Finegil. “È fin d'ora esclusa qualsiasi chiusura di testate”, ha precisato l'ad Mondardini. Il confronto resterà  aperto durante tutte le fasi dell'operazione.

L’amministratore delegato del Gruppo l’Espresso, Monica Mondardini, insieme con il direttore generale delle Risorse umane, Roberto Moro, ha incontrato una delegazione della Federazione nazionale della stampa italiana. Per la Fnsi erano presenti il segretario generale Raffaele Lorusso, la segretaria generale aggiunta vicaria Anna Del Freo, la vicesegretaria Daniela Scano, e i segretari delle Associazioni di stampa delle regioni in cui sono presenti le sedi legali e le redazioni centrali o decentrate di Repubblica, Stampa e Secolo XIX, i tre giornali coinvolti nell’operazione di fusione fra il Gruppo l’Espresso e il Gruppo Itedi: Lazzaro Pappagallo (Stampa Romana), Alessandra Costante (Associazione della Stampa Ligure), Stefano Tallia (Associazione della Stampa Subalpina).
Nel corso dell’incontro, sollecitato dalla Fnsi all’indomani dell’annuncio della fusione fra i due gruppi editoriali, il segretario Lorusso ha illustrato le questioni che la Federazione nazionale della stampa considera di particolare rilevanza e sulle quali intende vigilare, anche in considerazione del fatto che quella che si annuncia la più grande fusione editoriale della storia d’Italia coinvolge tre fra i principali quotidiani nazionali, ma indirettamente anche i 18 giornali locali di cui il Gruppo l’Espresso è proprietario.
In attesa che si definiscano i contorni e i dettagli di un’operazione societaria complessa e i cui tempi tecnici, secondo l'ad Mondardini, dovrebbero dispiegarsi nei prossimi dodici mesi, in quanto riguarda due società quotate in Borsa (il Gruppo l’Espresso e la Fca, azionista della Stampa) e dovrà poi essere sottoposta al vaglio di Agcom e Antitrust, la Fnsi ha annunciato un'attenta verifica, con il pieno coinvolgimento dei comitati di redazione dei singoli giornali, sull'impatto che la fusione societaria avrà sugli organici delle redazioni, sulla organizzazione del lavoro e sui valori imprescindibili dell’autonomia delle testate coinvolte e del pluralismo della informazione.
L'ad Monica Mondardini ha definito l'operazione “un investimento che è un grande segno di impegno e di fiducia nel futuro, non una riduzione, ma l'allargamento del perimetro editoriale” del Gruppo l’Espresso e della Itedi. Quanto alle testate coinvolte, in attesa che vengano elaborati i piani industriali, l'ad ha anticipato che la fusione non intaccherà la loro totale autonomia. Sul tema della concentrazione editoriale, l'amministratore ha affermato che le azioni da intraprendere per rispettare il tetto massimo di tirature previsto dalla legge di settore verranno definite a seguito delle verifiche in corso con l’autorità competente. L'ad Mondardini ha comunque tenuto a precisare che è fin d'ora esclusa qualsiasi chiusura di testate. L'incontro si è concluso con il reciproco impegno a mantenere aperto il confronto durante tutte le fasi dell'operazione.

Comunicato sindacale dei Cdr Finegil
Il coordinamento dei Comitati di redazione dei 18 giornali del Gruppo Finegil si è riunito a Roma giovedì 17 marzo 2016 per discutere della firma del memorandum che porterà alla fusione tra il Gruppo Editoriale Espresso e Itedi (La Stampa e Il Secolo XIX). Il coordinamento dei Cdr ribadisce un giudizio positivo sugli obiettivi di espansione e di rafforzamento del Gruppo nel panorama editoriale italiano. Esprime allo stesso tempo preoccupazione sulle possibili conseguenze dell’operazione di cui non sono stati ancora forniti dettagli ma che hanno già alimentato voci e articoli di stampa su future modifiche dell’assetto del Gruppo Finegil. L’operazione di aggregazione tra le testate non può non tenere conto del ruolo specifico delle 18 testate locali Finegil. Quotidiani con edizioni su carta e web che rappresentano la cassaforte del Gruppo Editoriale Espresso con una diffusione media giornaliera di 340mila copie, 1 milione 100mila utenti unici giornalieri per i siti e circa 800 dipendenti che, con il loro lavoro, hanno permesso di generare oltre 44 milioni di euro di utili nel solo triennio 2012-2014.
Per questa ragione il coordinamento dei Cdr chiede all’azienda le necessarie garanzie sulla tutela dell’attuale composizione del Gruppo Finegil nell’articolazione delle 18 testate, che rappresentano un unicum nel panorama nazionale ed europeo e che assicurano un radicamento sul territorio, pluralismo e democrazia dell’informazione e sono patrimonio delle comunità locali. Allo stesso tempo i Cdr chiedono garanzie sul mantenimento e rafforzamento degli organici e di essere coinvolti nel processo di sviluppo di nuove iniziative editoriali sia su carta che sul web conseguenti alla fusione. Proprio per la loro specificità e capillarità, i quotidiani Finegil devono diventare l’ossatura del progetto di rafforzamento del Gruppo.

@fnsisocial

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