CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Militari israeliani in azione (Foto: ImagoEconomica via Idf Us)
Militari israeliani in azione (Foto: ImagoEconomica via Idf Us)
Internazionale 29 Lug 2025

Gaza, lettera aperta al governo italiano: «Rimanere in silenzio è una vergogna». Iniziativa di Ifj, Efj e Fnsi

La segretaria generale Alessandra Costante: «Ciò che sta accadendo a Gaza è un crimine di guerra e un crimine contro l'umanità: la fame viene usata come arma. Gli unici testimoni rimasti di questi crimini e sofferenze sono i giornalisti locali, che con l'esplicito divieto di ingresso ai giornalisti stranieri, rischiano la vita ogni giorno per portare la verità al mondo. E ora anche loro vengono ridotti al silenzio dalla fame. L'Italia deve schierarsi dalla parte della verità, dell'umanità e del diritto internazionale».

Pubblichiamo di seguito e in allegato la lettera aperta inviata martedì 29 luglio 2025, raccogliendo l’invito del sindacato internazionale e di quello europeo dei giornalisti, dalla segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani e ai Presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati:

Egregio Presidente del Consiglio,
Egregio Vice Presidente del Consiglio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale,
Egregi Presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati,

La fame come arma, il silenzio come complicità

Ci rivolgiamo a Voi in un momento in cui il mondo sta assistendo a una delle più gravi catastrofi umanitarie. La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime profonda solidarietà a tutti i civili che oggi muoiono a Gaza perché il mondo non osa agire con decisione, e ai nostri colleghi giornalisti che, nonostante tutto, continuano a svolgere il loro dovere di raccontare la tragedia che lì si sta consumando.

A Gaza stiamo assistendo ad un uso sistematico e deliberato della fame come arma. Persone che da giorni non hanno accesso a cibo, acqua, forniture mediche o riparo. Bambini che muoiono di sfinimento tra le braccia di genitori che non possono nutrirli. Negli ospedali, i neonati soffrono di grave malnutrizione, mentre i convogli di aiuti umanitari rimangono bloccati. Questa non è la conseguenza di una catastrofe naturale: è una decisione politica, una forma di punizione collettiva orchestrata dal governo israeliano.

Ciò che sta accadendo a Gaza è un crimine di guerra e un crimine contro l'umanità: la fame viene usata come arma e la negazione di beni di prima necessità - tra cui medicine e acqua pulita - sta avvenendo sotto gli occhi del mondo. E anche sotto i nostri occhi.

Gli unici testimoni rimasti di questi crimini e sofferenze sono i giornalisti locali, che con l'esplicito divieto di ingresso ai giornalisti stranieri, rischiano la vita ogni giorno per portare la verità al mondo. E ora anche loro vengono ridotti al silenzio dalla fame.

La Federazione Internazionale (Ifj), la Federazione Europea dei Giornalisti (Efj) e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) avvertono che i giornalisti a Gaza hanno raggiunto il punto di collasso fisico: stanno perdendo le forze e, con esse, la capacità di svolgere il loro lavoro. Secondo i dati della Ifj, almeno 187 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi dall'inizio della guerra a Gaza. Le loro morti lanciano un messaggio pericoloso: la verità non deve essere ascoltata. Chiudendo Gaza ai giornalisti stranieri, l'esercito israeliano sta sopprimendo la libertà di espressione e il diritto del pubblico a sapere.

Stiamo assistendo al silenzio letterale delle voci della verità - i giornalisti - facendoli morire di fame, come tutta la popolazione di Gaza.

Chiediamo al Governo italiano di definire chiaramente la propria posizione sul genocidio/crimini di guerra e crimini contro l'umanità a Gaza. Chiediamo all'Italia di ripensare la propria posizione sull'Accordo tra UE e Israele, di sostenere l'urgente evacuazione dei civili in pericolo immediato, gli appelli internazionali affinché sia consentito l'accesso a Gaza ai giornalisti stranieri, la protezione dei giornalisti locali e l'avvio di un'indagine internazionale sull'uso della fame come crimine di guerra.

L'Italia deve schierarsi dalla parte della verità, dell'umanità e del diritto internazionale. Ci aspettiamo che il Governo italiano sostenga fermamente il diritto internazionale e la tutela dei diritti umani. Quando la verità viene soffocata nel silenzio, è nostro dovere parlare ancora più forte. È una vergogna morale e politica che il Governo italiano rimanga in silenzio in questo momento.

Cordialità.

Alessandra Costante


@fnsisocial

Articoli correlati