Il sindacato tedesco e l'associazione dei giornalisti Djv e dju in ver.d i, dopo dieci cicli di trattative con l'associazione degli editori Bdzv, hanno ottenuto un aumento salariale medio del 10,5% in tre fasi fino alla fine del 2027 per i lavoratori dei quotidiani. L'accordo è stato raggiunto a luglio 2025, e si applica retroattivamente a partire da gennaio 2025. Le trattative sono state accompagnate da 36 scioperi a livello nazionale, che hanno svolto un ruolo chiave nel raggiungimento dell'accordo. Ne trarranno particolare beneficio i freelance e i giovani giornalisti, i cui stipendi dovrebbero aumentare fino al 16% in un periodo di tre anni. Lo riporta sul suo sito web lunedì 28 luglio 2025 la Federazione europea dei giornalisti.
«La richiesta del Djv di un aumento del 10,5% - ha detto all’Efj il capo negoziatore del Djv, Christian Wienzeck - si basava su diversi fattori, tra cui la perdita di reddito dovuta all'aumento dei prezzi negli ultimi tre anni, il continuo aumento dell'intensità di lavoro nelle case editrici e il calo del numero di lavoratori registrati. Ciò ha portato a una richiesta piuttosto elevata rispetto alle precedenti trattative, ma comunque giustificata. Il fatto che siamo riusciti a ottenere un aumento salariale medio esattamente di questo 10,5% in un triennio è un grande successo per il quale i nostri colleghi hanno lavorato duramente e che hanno meritato con i loro scioperi».
Wienzeck ha poi parlato della situazione dei giovani giornalisti, che «svolgono un ruolo centrale nella politica di contrattazione collettiva del Djv. Cerchiamo di concentrarci sulle condizioni professionali dei giovani colleghi in diversi ambiti – che si tratti di impiego, formazione o retribuzione – affinché il giornalismo rimanga un'opzione di carriera attraente».
Wienzeck ha sottolineato che «soprattutto nella seconda metà delle trattative, ovvero tra aprile e giugno, scioperi su larga scala, alcuni dei quali durati fino a cinque giorni, hanno portato a una svolta significativa nelle trattative. Durante questo periodo, è stato possibile non solo negoziare l'eliminazione delle pretese negative del datore di lavoro, ma anche ottenere progressi significativi in termini di aumenti salariali. Ciò non sarebbe stato certamente possibile senza il forte impegno dei nostri colleghi in piazza e un chiaro segnale che continueremo a lottare, se necessario».
Il capo negoziatore ha infine posto l’attenzione sul fatto che sindacati dei giornalisti ed editori «hanno concordato di proseguire le discussioni sull'aggiornamento della clausola sul diritto d'autore e sull'uso dell'intelligenza artificiale nelle redazioni dei quotidiani». (anc)