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Il Sole 24 Ore annuncia tagli alle retribuzioni dei collaboratori. Il Cdr: «Scelta che lascia stupiti»
Cdr 24 Apr 2020

Il Sole 24 Ore, l'azienda annuncia tagli alle retribuzioni dei collaboratori. Il Cdr: «Scelta che lascia sorpresi»

«Nessuno ci ha informati», lamentano i rappresentanti sindacali dando notizia di una mail «che, agendo con effetto retroattivo per il mese di aprile e senza fare distinzioni tra i diversi casi personali, calpesta la dignità  di colleghi che, ogni giorno, contribuiscono in modo irrinunciabile alla fattura del giornale, del sito e dei molti prodotti collegati. Stiamo agendo e agiremo con la massima forza - assicurano - per tutelarli».

«Nella serata di martedì diversi collaboratori del quotidiano e del sito hanno ricevuto una mail, firmata dall'amministratore delegato Giuseppe Cerbone, che dispone con effetto immediato un taglio del 25% della loro retribuzione. Pur essendo consapevoli della difficile fase che stiamo attraversando, siamo rimasti sorpresi per diversi motivi. La comunicazione, infatti, faceva riferimento a un presunto "accordo con le strutture redazionali". Presunto, perché il Cdr del quotidiano non era stato in alcun modo informato dell'iniziativa». È quanto si legge in una comunicazione del Comitato di redazione del Sole 24 Ore.

«La mail – spiegano i rappresentanti sindacali – è stata quindi inviata seguendo criteri e con un perimetro al momento sconosciuti: ne abbiamo chiesto conto al direttore, senza ricevere per ora risposta. Ci hanno, poi, sorpreso i toni di una lettera che, agendo con effetto retroattivo per il mese di aprile e senza fare distinzioni tra i diversi casi personali, calpesta la dignità di colleghi che, ogni giorno, contribuiscono in modo irrinunciabile alla fattura del giornale, del sito e dei molti prodotti collegati. Soprattutto, però, ci ha sorpreso la scelta di prendere una decisione di respiro così corto in un momento così cruciale».

Per il Cdr, «i segnali che arrivano, ad esempio dagli ottimi risultati dei nostri prodotti digitali in abbonamento, ma, pare, anche sul fronte del giornale su carta nelle ultime settimane, dicono chiaramente che il nostro futuro va orientato alla qualità dell'offerta informativa. In nome di un risparmio immediato, si rischia di compromettere presente e futuro di prodotti strategici per la nostra testata, nati e cresciuti proprio grazie al rapporto stretto con un gruppo selezionato di collaboratori. Anche se questi collaboratori non sono dipendenti del quotidiano, fanno a pieno titolo parte del nostro patrimonio, fatto di competenze e giornalismo specialistico di qualità. Per questo stiamo agendo e agiremo con la massima forza per tutelarli e per evitare che questo patrimonio vada disperso».

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