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Fnsi 09 Nov 2004

India: giornalisti assaliti e feriti e un'emittente attaccata

India: giornalisti assaliti e feriti e un'emittente attaccata

India: giornalisti assaliti e feriti e un'emittente attaccata

Fonte: International Federation of Journalists (IFJ), Brussels. La Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) ha dichiarato la sua preoccupazione per la recente ondata di violenza che si è scatenata a Kerala, in India, contro i giornalisti. "È inaccettabile che un giornalista venga attaccato per tentare di intimidirlo o censurarlo", sostiene Christopher Warren, presidente di IFJ. "Ai giornalisti dovrebbe essere permesso di esercitare liberamente la loro professione liberi dalla violenza e dalla paura." Il 1 novembre, 15 operatori media sono stati attaccati mentre documentavano l'arrivo all'aeroporto di Karipur del ministro dell'industria, P.K. Kunhalikutty. Tra i giornalisti che sono stati attaccati e feriti nell'incidente si trovavano: il corrispondente di Asianet V.M. Deepa e il cameraman K.P. Ramesh; Baiju Unnikrishnan, giornalista di India Vision; Kairali correspondent Shailesh; Ayyappadas, inviato di Jeevan TV e il cameraman Suresh; il reporter di NTV Sajeev C. Warrier, Surya TV reporter Jayan Komath, N.P. Jayan, fotografo dell'New Indian Express e Kerala Shabdham, reporter di Koyamu. Sono tutti ricoverati al Baby Memorial Hospital di Kozhikode. Erano le 2:30 p.m. quando un gruppo di persone ha attaccato un veicolo dell'emittente India Vision, un'altra piccola folla si è diretta verso la corrispondente Deepa di Asianet, la quale è stata colpita ripetutamente mentre i presenti incitavano gli aggressori ad abusare di lei. I manifestanti hanno anche scagliato delle pietre verso altri operatori. Il 31 ottobre, in un altro incidente, alcuni sostenitori di Kunhalikutty avevano organizzato una protesta in risposta all'articolo su Kunhalikutty. Durante la manifestazione gli uffici della India Vision di Cochin e Kozhikode sono stati attaccati e le vetture dell'emittente sono state bruciate. M.P. Prashanth, capo del The New Indian Express di Kozhikode, è stato attaccato da un gruppo di uomini presumibilmente appartenenti alla Indian Union Muslim League (IUML) e alla Youth League. Prashanth stava documentando gli scontri davanti alla sede della India Vision. La macchina fotografica del giornalista K. S. Praveen Kumar, collaboratore del quotidiano Deshabhimani, è stata gravemente danneggiata durante gli scontri. La IUML e i suoi adepti, la Muslim Youth League, avrebbero agito contro la India Vision per un servizio del 1997 intitolato "Lo scandalo del gelato di Kozhikodel", dove si accusavano alcuni vip e politici, tra cui lo stesso Kozhikodel, di abusi sessuali nei confronti di alcune ragazze. IUML stava protestando per l'atteggiamento "aggressivo" adottato dai giornalisti nei confronti del caso. IFJ ha condannato le azioni intraprese dai membri della IUML e ha invece elogiato i provvedimenti adottati dal primo ministro di Kerala per assicurare i responsabili alla giustizia. IFJ ha anche reso merito al governo per le misure adottate dal governo contro le violenze subite dai giornalisti, tra cui l'apertura di un'indagine sugli ultimi attacchi. "La libertà di stampa e di conseguenza i fondamenti stessi della democrazia sono minacciati quando i giornalisti, e gli operatori media, sono attaccati o messi in pericolo", ha concluso Warren. (traduzione di Paola Melani per Informazione Senza Frontiere) sito web: www.italian.it/isf

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