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Un momento della cerimonia (Foto: @Damiano_Coletta)
Un momento della cerimonia (Foto: @Damiano_Coletta)
Un momento della cerimonia (Foto: @Damiano_Coletta)
Associazioni 22 Giu 2022

Latina, inaugurati la panchina e il murale dedicati a Peppino Impastato

Presente, con il sindaco Damiano Coletta e un gruppo di studenti, il presidente Fnsi, Giuseppe Giulietti. «La mafia e l'illegalità  si combattono ogni giorno con questi gesti; in questo senso la città  può diventare la capitale morale della rete delle città  che hanno cura e hanno a cuore la Costituzione», ha rilevato.

Gianluca Tucci depone i fiori sulla panchina dedicata a Peppino Impastato in un angolo della città di Latina che fino a ieri era solo un parcheggio e quel gesto, fatto da un liceale che pochi minuti prima ha pronunciato frasi da brividi sul "bisogno di libertà di espressione", è il sigillo ad una mattinata, quella di mercoledì 22 giugno 2022, che parla il linguaggio del giornalismo impegnato, utile, anzi necessario nelle democrazie, linea di demarcazione con i regimi.

«Siamo qui per ricordare quanto sia importante l'informazione e quanto sia costata a chi ha voluto farla per noi. È davvero molto importante che questa panchina venga inaugurata oggi, il giorno in cui tanti giovani si stanno cimentando con il tema della maturità e stanno analizzando il pensiero critico, il pensiero libero». Le frasi di Gianluca sono le più applaudite alla cerimonia che ha intitolato sia la panchina che il murale dedicato al giornalista ucciso nel 1978.

Prima di lui il sindaco di Latina, Damiano Coletta, aveva ribadito l'impegno dell'amministrazione «a fare di Latina la città dei diritti e della legalità, grazie al lavoro di squadra e alla partecipazione di tanti cittadini e cittadine, tanti giovani».

Per il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, «il lavoro fatto a Latina è emblematico di quanto conti l’impegno civico nella difesa dell'articolo 21 della Costituzione e quanto sia necessario conservare la memoria di quelli come Peppino, di cui, va ricordato anche questo, subito dopo la morte fu detto che era un terrorista. La mafia e l'illegalità si combattono ogni giorno con questi gesti; in questo senso la città di Latina può diventare la capitale morale della rete delle città che hanno cura e hanno a cuore la nostra Costituzione». Giulietti, anche a nome di Articolo 21, ha portato un messaggio di saluto e di ringraziamenti del fratello di Peppino, Giovanni Impastato.

Nel corso della cerimonia il Prefetto vicario di Latina, Monica Perna, ha ricordato le fonti giuridiche della libertà di espressione e il valore che esse assumono nella democrazia italiana, mentre il questore di Latina, Michele Spina, ha sottolineato la «rilevanza della partecipazione dei giovani, degli studenti di questa città, perché sono loro i destinatari del messaggio di legalità e di rispetto delle regole, di denuncia di ciò che non va, come ci insegna l'esempio di Peppino Impastato». Anche per il presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli, l'intitolazione della panchina può essere un passo importante per implementare iniziative culturali e di legalità su tutto il territorio.

La panchina dedicata a Impastato è una delle tappe previste dal percorso "Tracce di libertà di espressione" promosso da Articolo 21 insieme alla Fnsi, al Comune di Latina e all'associazione Mad, rappresentata da Fabio D'Achille che nel corso dell'iniziativa ha annunciato la disponibilità a procedere con «altre tracce come questa» insieme agli artisti che hanno realizzato il murale della piazza, ossia Alessandra Chicarella e Fabrizio Gargano. Il progetto prevede la realizzazione di un percorso nella città di Latina che da largo Impastato arrivi fino a piazza Alpi con tappe dedicate ai giornalisti uccisi. (Da articolo21.org)

@fnsisocial

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