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Fnsi 03 Ago 2004

L’Ifj promuove una nuova campagna contro la corruzione nel giornalismo per un’etica della professione e dei media

L’Ifj promuove una nuova campagna contro la corruzione nel giornalismo per un’etica della professione e dei media

L’Ifj promuove una nuova campagna contro la corruzione nel giornalismo per un’etica della professione e dei media

La Federazione Internazionale del Giornalisti ha, oggi, dato il suo appoggio a una nuova iniziativa per eliminare la pratica della commercializzazione e la corruzione nel giornalismo. L’IFJ è una delle sei organizzazioni che sostengono una serie di principi miranti a promuovere una maggiore trasparenza nei rapporti tra professionisti delle relazioni pubbliche e media, e per mettere fine alla corruzione dei media nel mondo. “Il problema del ‘giornalismo in vendita’, o del materiale pagato considerato come legittimi reportage giornalistici, è una delle più grande sfide che i media devono affrontare oggi”, ha detto Aidan White, Segretario Generale dell’IFJ. “La pratica erode la fiducia pubblica, mina la professionalità e si prende gioco dei valori etici”. Il Congresso dell’IFJ svoltosi ad Atene in maggio ha incitato ad agire per promuovere la qualità del giornalismo. “Questo insieme di principi è un è un’ottima iniziativa del settore per rimettere in carreggiata la missione del giornalismo eliminare ogni forma di corruzione”, ha detto White. Gli altri gruppi che sostengono la dichiarazione dei principi sono l’International Press Institute, il Transparency International, la Global Alliance for Public Relations and Communications Management, l’Institute for Public Relations Research and Education, ed l’International Public Relations Association. I principi, inseriti della Carta per la Trasparenza dei Media sviluppata dall’International Public Relations Association, sono i seguenti: - Il nuovo materiale deve apparire dietro giudizio dei giornalisti e degli editori, e non dietro pagamento in contanti o con altri metodi, o incentivi. - Il materiale che presuppone un pagamento deve essere chiaramente identificato come pubblicità, sponsorizzazione o promozione. - Nessun giornalista o rappresentate dei media deve mai suggerire che la copertura delle notizie debba avvenire per motivi differenti dal merito. - Quando campioni o anticipazioni di prodotti o servizi sono ritenuti necessari dalle aziende, i prodotti anticipati devono poi essere restituiti. - I media devono istituire delle polizze scritte riguardanti la ricevuta per regali o prodotti e servizi scontati, e ai giornalisti deve essere richiesto di sottoscriverle. “Questa iniziativa è la benvenuta”, ha detto White. “Essa getta una luce positiva sugli spesso oscuri rapporti tra il mondo degli affari e il giornalismo, e ci aiuta a concentrarci sulla necessità di qualità nei media”. Lo scorso anno, l’Institute for Public Relations Research and Education e l’International Public Relations Association, hanno resa pubblica una lista di 66 nazioni riguardante la possibilità che i giornalisti della carta stampata cerchino o accettino denaro in cambio della copertura di notizie. Frank Ovaitt, Presidente dell’Istituto, ha detto: “Riteniamo che si tratti di una questione critica, che giornalisti seri ed esperti di pubbliche relazioni devono affrontare insieme”. Lo studio dell’istituto sulla corruzione può essere visionato sul: http://www.instituteforpr.com/international.phtml?article_id=bribery_index
Full Press Statement on Statement of Principles - http://www.ifj.org/docs/Joint%20statement%20on%20media%20transparency%20principles.doc
Per ulteriori informazioni: Aidan White, +32 2 235 2200, aidan.white@ifj.org

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