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Editoria 10 Lug 2006

Linea dura sul contratto dei rappresentanti provinciali della Fieg che contestano al governo il "significativo ridimensionamento dei contributi all'editoria"

(ITALPRESS) - "I giornali di provincia, l'ossatura dell'editoria italiana" sono "dimenticati e trascurati e ulteriormente minacciati dal continuo aumento di nuove forme di concorrenza meno soggette ai vincoli tradizionali".

(ITALPRESS) - "I giornali di provincia, l'ossatura dell'editoria italiana" sono "dimenticati e trascurati e ulteriormente minacciati dal continuo aumento di nuove forme di concorrenza meno soggette ai vincoli tradizionali".

Lo si legge in una nota dei rappresentanti provinciali della Fieg, che si sono riuniti stamani, in preparazione degli adempimenti relativi all'assemblea del 12 luglio prossimo. I rappresentanti degli editori locali hanno denunciato, si legge, "l'atteggiamento nei confronti del settore da parte del governo che come primo atto ha programmato un significativo ridimensionamento dei contributi all'editoria". Nel corso della riunione "e' stata inoltre manifestata la necessita' che la Federazione Italiana Editori Giornali mantenga in sede di rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti la linea fin qui concordata e tenuta, ricordando a tutti che le prospettive del settore sono in significativo peggioramento. In questo contesto il costo del lavoro giornalistico, che ad oggi per effetto degli automatismi contrattuali esistenti e' gia' cresciuto oltre i parametri dell'inflazione programmata, rischia di andare del tutto fuori controllo e compromettere in modo significativo - conclude la nota - non solo la capacita' del settore di innovarsi e svilupparsi, ma anche la sua stessa sopravvivenza". (ITALPRESS).

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