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L’esterno del Parlamento europeo (Foto: europarl.europa.eu)
Media 02 Ott 2025

Media, Barachini alla Ue: «Spero che anche altri Paesi comprendano la necessità di sostenere il settore»

«In Italia lo facciamo orgogliosamente da anni», ha rivendicato il sottosegretario all'Editoria al convegno 'Le nuove frontiere dell'informazione e dell'industria culturale Ue', ribadendo l'esigenza di contrastare il fenomeno del «news desert». Il direttore generale della Dg Connect della Commissione, Roberto Viola: «Difenderemo l'implementazione del Media Freedom Act, una norma di civiltà».

«Nell'era della digitalizzazione vorticosa e del successo dell'innovazione tecnologica la democrazia è fragile, come ha detto coraggiosamente la presidente Ursula von der Leyen: dobbiamo lavorare insieme, in Europa» e «le regole devono valere per tutti, in particolare per le Big Tech». Lo ha detto il sottosegretario all'Editoria, Alberto Barachini, intervenendo in video al convegno 'Le nuove frontiere dell'informazione e dell'industria culturale Ue', organizzato dal Parlamento europeo e dal Gruppo di Iniziativa italiana e di cui è media partner Ansa, con Eunews, Gea Agency e L'Infografica.

Il sottosegretario ha ricordato il ruolo dello Scudo europeo per la democrazia, a cui l'Italia partecipa attivamente, sottolineando l'importanza dei nuovi regolamenti europei - dall'AI Act al Digital services act - che devono ora essere applicati, e ha ribadito l'impegno del governo nel finanziare l'informazione: «Lo facciamo orgogliosamente da tanti anni in Italia, con convinzione e serietà. Speriamo che anche altri Paesi europei comprendano la necessità di un sostegno europeo per contrastare» il fenomeno «del news desert», ha sottolineato, auspicando inoltre una semplificazione da parte di Bruxelles delle regole sugli aiuti di Stato destinati ai media.

Centrale poi, ha rimarcato Barachini, la regolamentazione dell'IA nel settore e del ruolo degli influencer, non sottoposti alle regole deontologiche del giornalismo, nonché la tutela del copyright.

All'iniziativa era presente anche il direttore generale della Dg Connect della Commissione europea, Roberto Viola, che ha focalizzato l'attenzione sull'Emfa. «Difenderemo l'implementazione del Media Freedom Act perché pensiamo che sia una norma di civiltà che distingue l'Europa da qualunque altro continente del mondo», ha rilevato.

L'Europa deve combinare regole comuni e grandi investimenti pubblici e privati per restare competitiva nel settore dei media, ha sottolineato Viola, soffermandosi poi sulla sfida dell'IA e prospettando il modello delle gigafactory, con oltre «230 miliardi di investimenti promessi» da fondi internazionali, da estendere anche ai media, per «organizzare noi stessi contenuti e intelligenza artificiale» e garantire così più tutela del copyright e dell'informazione professionale.

«Dobbiamo avere la forza e la responsabilità di portare l'informazione professionale ai giovani e portarla nelle forme che poi i giovani diventeranno adulti, quindi lì si gioca la partita, perché il vantaggio competitivo in queste tecnologie si costruisce negli anni», ha spiegato ancora Viola, ricordando come gli Stati Uniti abbiano saputo dominare il web grazie a investimenti programmati già dagli anni '90 e sottolineando che l'Europa deve ora colmare il divario con strategie condivise. (mf)

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