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Fnsi 30 Ott 2004

Mercato del lavoro, Epifani (Cgil): "La legge Biagi va abrogata" Il Sottosegretario Sacconi: "La Cgil ha una linea oscurantista e settaria"

Mercato del lavoro, Epifani (Cgil):"La legge Biagi va abrogata"Il Sottosegretario Sacconi: "La Cgilha una lineaoscurantista e settaria"

Mercato del lavoro, Epifani (Cgil):
"La legge Biagi
va abrogata"
Il Sottosegretario Sacconi: "La Cgil
ha una linea
oscurantista e settaria"

La Cgil sostiene la necessita' di abrogare la legge 30 (la legge di riforma del mercato del lavoro definita legge Biagi) perche' e' il simbolo di un ''disegno culturale e ideologico che va cancellato''. Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, nel suo intervento alla conferenza di programma della Nidil (il sindacato dei lavoratori atipici) e' tornato a criticare la riforma del mercato del lavoro sottolineando come sia una normativa che, oltre a non essere attenta alle ragioni del lavoro, non ha tenuto conto neanche delle esigenze delle imprese. ''Noi diciamo che la legge 30 va abrogata - ha spiegato - vuol dire assumere la legge come simbolo di un disegno culturale e ideologico che va cancellato. La flessibilizzazione del mercato del lavoro in una situazione di stagnazione diventa ancora piu' devastante''. E sul lavoro sostanzialmente subordinato, ma mascherato da autonomo, spesso utilizzato dalle imprese per comprimere i costi, Epifani ha rilevato ''l'aumento impressionante delle partite Iva. Non e' una crescita di lavoro autonomo - ha spiegato - siamo in presenza di un nuovo modo in cui si presenta l'anomalia italiana. Questo processo anomalo e' destinato a crescere''. (ANSA). ''La Cgil continua imperterrita nella sua linea oscurantista e settaria, portatrice di conflitto non solo verso la controparte ma anche verso le altre confederazioni sindacali che con il patto per l'Italia hanno condiviso larga parte dei contenuti della riforma''. Cosi' il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, commenta le dichiarazioni del leader della Cgil Guglielmo Epifani, sulla legge di riforma del mercato del lavoro. ''Non a caso anche nei giorni scorsi a Modena, in occasione dell'annuale convegno sul mercato del lavoro, cui hanno partecipato tra gli altri Montezemolo, Angeletti e Pezzotta - spiega Sacconi - egli e' stato l'unico segretario assente e la sua organizzazione si e' trovata isolata nel suo atteggiamento pregiudizialmente chiuso ad ogni innovazione. E' poi intollerabile - aggiunge - che nel caso dei co.co.co., esplosi negli anni del centro sinistra sotto gli occhi distratti della Cgil, si tenti di attribuire alla riforma i guasti prodotti dalla precedente sregolatezza, si prescinda completamente dal fatto che Cisl e Uil hanno voluto la nuova collaborazione a progetto, si tenti persino di assegnare alle maggiori tutele la responsabilita' di una non provata degenerazione di questi rapporti. Poco male - conclude - se non fosse che il centro sinistra si candida a governare inglobando in partenza tutti i veti alla modernita' imposti dalla Cgil''. (ANSA).

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