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Nomine Rai, Usigrai: «Il governo dei migliori frequenta le pratiche peggiori»
Servizio pubblico 17 Nov 2021

Nomine Rai, Usigrai: «Il governo dei migliori frequenta le pratiche peggiori»

«Nonostante la scelta di risorse interne, le pressioni esercitate dai partiti e dall'esecutivo restituiscono un quadro di spartizioni da manuale Cencelli che speravamo di non vedere applicato», denunciano i rappresentanti sindacali, che incalzano: «Urge una riforma della legge per la nomina dei vertici aziendali».

«Il governo dei migliori frequenta le pratiche peggiori. Le nomine interne unica buona notizia. Al di là dei nomi scelti è evidente la piena invadenza e interferenza del governo. E di un governo di larga coalizione da accontentare». Lo afferma, in una nota, l'Esecutivo Usigrai.

«Nonostante la scelta di risorse interne alla Rai – incalzano i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico – le pressioni esercitate dai partiti e dal governo restituiscono un quadro di spartizioni da manuale Cencelli che speravamo di non vedere applicato. Quello che manca, ancora una volta, è il senso industriale, la direzione di marcia editoriale che questo vertice vuole dare alla Rai».

Per l'Esecutivo Usigrai, infine, «le tensioni politiche e istituzionali emerse in questi giorni attorno alle nomine Rai evidenziano ancora una volta l'urgenza di una riforma della legge per la nomina dei vertici aziendali. Serve all'azienda, ma soprattutto ai cittadini, uno strumento che crei la giusta distanza tra governo, partiti e vertici della Rai».

Monica Maggioni al Tg1; Gennaro Sangiuliano al Tg2; Simona Sala al Tg3, con Mario Orfeo verso la direzione Approfondimento; alla Gr Radio e Radio Uno al posto di Sala andrebbe Andrea Vianello, che lascerebbe il posto a Rainews a Paolo Petrecca: queste le proposte di nomina presentate dall'ad Carlo Fuortes ai consiglieri in vista del Cda in programma a Napoli domani, 18 novembre.

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