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Associazioni 20 Ott 2006

Ordine, Assostampa e Gruppo cronisti liguri: “La Sampdoria fa la formazione degli ospiti graditi in tivù”

E' un modulo tattico, calcisticamente parlando, votato all'attacco dei giornalisti quello della UC Sampdoria che stigmatizza una emittente privata, Telegenova per avere invitato a una trasmissione un esponente (Peo Campodonico, giornalista pubblicista) del fronte sportivo opposto (Genoa).

E' un modulo tattico, calcisticamente parlando, votato all'attacco dei giornalisti quello della UC Sampdoria che stigmatizza una emittente privata, Telegenova per avere invitato a una trasmissione un esponente (Peo Campodonico, giornalista pubblicista) del fronte sportivo opposto (Genoa).

Ospite sgradito perché anni fa durante una trasmissione televisiva fu protagonista di una sgradevole battuta nei confronti tifosi sampdoriani finita con una querela e un procedimento da parte dell'Ordine dei giornalisti. La Uc Sampdoria dimentica che quella vicenda, oltre che con una sanzione da parte dell'ordine, si chiuse in sede giudiziaria con un'intesa tra il rappresentante dei tifosi sampdoriani (Roberto Martinelli, pure lui pubblicista) e lo stesso Campodonico che consentì la diffusione di una nota-volantino sui temi della violenza, dell'olocausto. Una nota (ripresa dai media) che avrebbe potuto essere anche un volantino da diffondere all'ingresso degli stadi proprio per i temi trattati. A distanza di tempo l'Uc Sampdoria dimentica questa intelligente e significativa conclusione della vicenda, la rilancia minacciando non meglio identificate iniziative, cercando di insegnare questa volta a Telegenova come si "fa" giornalismo. Stupisce che in un paese dove serial killer, ex terroristi, protagonisti di tangentopoli varie godono del diritto alla tribuna, diventano guru della comunicazione rivendicando il diritto all'oblio o alla pacificazione sociale, persone come il pubblicista e storico Peo Campodonico, protagonista di uno spiacevole episodio, peraltro ricomposto in modo intelligente e produttivo con chi si era sentito vittima, debba essere bandito da tutte le trasmissioni del "regno". E' evidente che in casa Sampdoria la memoria è corta e gli archivi lo sono ancora di più: se avessero seguito con attenzione l'evoluzione della vicenda avrebbero evitato il loro editto censorio il cui risultato è stato quello di ridare pubblicità a una vicenda ormai dimenticata e chiusa. ORDINE LIGURE GIORNALISTI ASSOCIAZIONE LIGURE GIORNALISTI GRUPPO CRONISTI LIGURI

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