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Usigrai 25 Feb 2016

Rai, Usigrai risponde a Verdelli: “Per evitare errori e ritardi bisogna ascoltare chi lavora sul campo”

L’esecutivo dell’Usigrai risponde alle critiche al Servizio pubblico mosse in Commissione di Vigilanza dal direttore dell'offerta informativa Rai, Carlo Verdelli. «Se davvero vuole far fare alla Rai Servizio Pubblico il salto nel futuro – ribatte l’Usigrai –, è indispensabile ascoltare chi conosce bene lacci burocratici e sprechi che hanno impedito le riforme necessarie e urgenti». Bene la scelta della selezione pubblica per individuare i prossimi direttori.

L’esecutivo dell’Usigrai risponde alle critiche al Servizio pubblico mosse in Commissione di Vigilanza dal direttore dell'offerta informativa Rai, Carlo Verdelli. «Se davvero vuole far fare alla Rai Servizio Pubblico il salto nel futuro – ribatte l’Usigrai –, è indispensabile ascoltare chi conosce bene lacci burocratici e sprechi che hanno impedito le riforme necessarie e urgenti». Bene la scelta della selezione pubblica per individuare i prossimi direttori.

«Gli errori e i ritardi che denuncia Verdelli hanno una causa molto chiara: il mancato ascolto delle redazioni, di chi fa il lavoro sul campo. Giusto partire dal prodotto e dai programmi. Ma vanno costruiti con chi poi li deve realizzare». Così l’esecutivo Usigrai risponde alle critiche al Servizio pubblico mosse in Commissione di Vigilanza dal direttore dell'offerta informativa Rai, Carlo Verdelli.
Secondo Verdelli l’orologio della Rai è fermo al ‘900, ma «se davvero vuole far fare alla Rai Servizio Pubblico il salto nel futuro – rilancia l’Usigrai –, è indispensabile ascoltare chi conosce bene lacci burocratici e sprechi che hanno impedito le riforme necessarie e urgenti. Per fare una informazione completa servono mezzi, risorse, investimenti, serve riportare l'informazione di rete nella titolarità giornalistica, serve una presenza capillare nei territori in Italia e all'estero, serve dire basta allo strapotere di agenti e società di produzione, serve una seria strategia multipiattaforma e crossmediale».
Il direttore dell'offerta informativa Rai ha poi anticipato che i prossimi direttori delle testate saranno selezionati con selezione pubblica. «Bene – commentano i rappresentanti dei giornalisti Rai -. Strano non sia stato fatto per reti e Rai Sport. Qualunque procedura fondata su merito e trasparenza trova il pieno sostegno dell'Usigrai. Anche perché in Rai ci sono eccellenti professionisti, che hanno assicurato il primato del Servizio Pubblico in questi anni, e quindi con idee e storia in grado di ridisegnarlo e costruirlo anche per i prossimi anni».

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