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La sede Rai di Bari
Rai 16 Mag 2017

Sede Rai di Bari: le assunzioni non arrivano, i giornalisti proclamano lo stato di agitazione

La redazione pugliese preoccupata dalle carenze di organico, ormai divenute croniche. «Le condizioni di lavoro sempre più difficili rendono sempre più complesso e difficile raccontare il territorio», lamentano i giornalisti, che hanno incaricato il Cdr di «svolgere ogni azione utile» a sanare la situazione.

L'Assemblea dei giornalisti della redazione Rai di Bari esprime forte preoccupazione per l’esclusione della Puglia dall’elenco delle sedi destinatarie delle ultime assunzioni di giornalisti che l’azienda ha realizzato e sta realizzando in tutta Italia acquisendo dalla graduatoria dell’ultimo concorso per la copertura della pianta organica.

«La sede Rai per la Puglia – spiegano in una nota i giornalisti – soffre una carenza di organico giornalistico di tre unità sin dal 2008 e di due unità nella segreteria di redazione, conseguenza di esodi e pensionamenti mai del tutto reintegrati, oltre al pensionamento di telecineoperatori che erano parte integrante della redazione, con l’aggravante di assenze dal territorio relativamente alle aree di Taranto, Brindisi e BAT, dove negli anni passati operavano corrispondenti».

In particolare i giornalisti della redazione Rai di Bari ritengono «molto grave l’assenza permanente della Rai  da Taranto, città al centro dell’attenzione nazionale ed europea per le notissime vicende legate alla riqualificazione dell’Ilva e al risanamento ambientale, e denunciano come contraddittoria ed inconciliabile tale situazione con la linea editoriale della Testata Giornalistica Regionale e le dichiarazioni di principio del Direttore generale, per cui “il ruolo dei territori è centrale per il servizio pubblico”».

D’altra parte, prosegue la nota, «le condizioni di lavoro sempre più difficili che impediscono trasferte nell’ottica di un risparmio “a tutti i costi” rendono sempre più complesso e difficile il racconto del territorio a tutto vantaggio di una visione “Bari-centrica” assolutamente non condivisibile sul piano editoriale».

Secondo i giornalisti Rai di Bari, dunque, «tutto ciò appare come una penalizzazione della Puglia, regione che più di altre della stessa dimensione esprime una produzione rilevante come conferma la costante presenza di servizi nei Tg, nei Gr, nelle rubriche e nei programmi nazionali. Una penalizzazione ingiustificata ed immeritata che crea un disagio che coinvolge la realtà sociale, culturale, economica e politica dell’intera regione».

Per queste ragioni, l’Assemblea dei giornalisti della redazione Rai di Bari ha deciso di proclamare lo stato di agitazione, dando mandato al Comitato di redazione di «svolgere ogni azione utile al raggiungimento degli obiettivi fin qui esposti» e chiedendo il pieno sostegno dell’Usigrai, dell’Assostampa e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

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