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Giornalisti del Sole 24 Ore in stato di agitazione a tempo indeterminato
Editoria 24 Ott 2016

Sole 24 Ore, i giornalisti decidono di interrompere i rapporti con il direttore. Affidati al Cdr 5 giorni di sciopero

La redazione dei giornalisti del Sole 24 Ore, riunita in assemblea, ha proclamato lo stato di agitazione «a tempo indeterminato» e affidato al Cdr un pacchetto di 5 giorni di sciopero. Decisa l'interruzione dei rapporti con il direttore, «fatto salvo quanto prescritto dal contratto nazionale di lavoro».

La redazione dei giornalisti del Sole 24 Ore, riunita in assemblea, ha deciso la proclamazione dello stato di agitazione a tempo indeterminato, affidando al Cdr un pacchetto di 5 giorni di sciopero. È quanto annunciano in una nota i colleghi del quotidiano economico.

«Di fronte al precisarsi – spiegano – delle fattispecie di reato, falso in bilancio, nell'indagine avviata dalla procura di Milano sui conti della società, i giornalisti, anche nella loro veste di azionisti, hanno deciso di esplorare tutte le possibilità offerte anche dalla recentissima normativa per una partecipazione informata agli sviluppi del procedimento penale».

E così, dopo un voto di sfiducia a larghissima maggioranza, l'assemblea ha deciso l'interruzione dei rapporti con il direttore, fatto salvo quanto prescritto dal contratto collettivo nazionale di lavoro.

«Alla cronaca desolante delle ultime settimane – prosegue la nota –, che ha visto una semestrale drammatica essere accompagnata dalla decadenza del cda, con dinamiche ancora in larga parte oscure, e da inchieste sia amministrative sia giudiziarie, si aggiunge ora l'incertezza sulla figura dell'amministratore delegato. L'attuale ad Gabriele Del Torchio, autore di un piano industriale del quale il consiglio di amministrazione ha approvato solo le linee guida, non è stato inserito nella lista dell'azionista di maggioranza per il prossimo consiglio. Successivamente ne è stata adombrata una possibile cooptazione. Questa incertezza aggiunge sconcerto alla preoccupazione di tutta una redazione chiamata ogni giorno a lavorare in condizioni sempre più difficili, con tensioni sempre più forti, garantendo un giornale all'altezza di una tradizione di credibilità e autorevolezza».

La redazione, che «metterà in atto tutto quanto possibile in tutte le forme praticabili a tutela di un patrimonio che non è tanto suo quanto dei lettori», ritiene quindi necessario «un chiarimento immediato con l'azionista di maggioranza, al quale sollecita una piena assunzione di responsabilità, per avere visibilità sulla guida della società, sulle risorse messe a disposizione per sostenere le prospettive di rilancio», conclude l'assemblea dei giornalisti.

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