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Raffaele Lorusso e Benoit Girod in un recente incontro ad Aosta
Associazioni 15 Dic 2016

Stralciata dalla finanziaria regionale la modifica alla legge sull'editoria, soddisfatte Fnsi e Assostampa valdostana

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha stralciato dalla legge finanziaria la modifica alla normativa sull'editoria che cancellava l'applicazione del contratto nazionale di lavoro giornalistico dai requisiti necessari alle aziende per accedere ai contributi pubblici. Soddisfatte Fnsi e Asva.

Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha stralciato dalla legge finanziaria la modifica alla normativa sull’editoria che cancellava l’applicazione del contratto nazionale di lavoro giornalistico dai requisiti necessari alle aziende per accedere ai contributi pubblici. «Un segnale di buon senso che apre una prospettiva interessante di riforma del settore», commentano il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e il presidente dell’Associazione stampa valdostana, Benoit Girod.

«L’ipotesi di “manutenzione normativa” contenuta nella prima versione del disegno di legge – proseguono Lorusso e Girod – oltre a non essere pienamente coerente con le indicazioni dell’Autorità garante della concorrenza, sarebbe stato un pericoloso e inutile arretramento rispetto al principio della tutela del lavoro giornalistico».

L’intenzione iniziale del legislatore locale, fortunatamente abbandonata, era di sopprimere, tra i requisiti che gli editori devono possedere per accedere ai contributi, l’applicazione a tutto il personale giornalistico dipendente dei contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalla Federazione nazionale della stampa italiana.

«In un panorama editoriale valdostano in un cui si registra un crescendo di crisi aziendali, di inadempienze contributive e di inosservanze delle più elementari regole contrattuali, di tutto c’era bisogno – rilevano Lorusso e Girod – fuorché di una norma regionale che indebolisse le tutele dei lavoratori dell’informazione. Il “passo indietro” sulla finanziaria deve ora diventare un “passo in avanti” verso una nuova legge di rilancio dell’informazione locale che non si limiti al sostegno dell’esistente ma che possa stimolare processi di vero riposizionamento tecnologico, favorire nuovi significativi investimenti, garantire il pluralismo e tutelare il lavoro giornalistico contrattualizzato a garanzia di un’offerta informativa di qualità. Come già evidenziato nel corso della positiva audizione davanti alla seconda commissione del Consiglio Valle, alla presenza della gran parte dei capi gruppo, Associazione stampa valdostana e Federazione nazionale della stampa italiana sono interessate e disponibili ad avviare subito un percorso di confronto su questi temi».

@fnsisocial

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