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Vertenze 06 Lug 2006

Telecolor: la solidarietà della Fnsi e Assostampa Siciliana, del Gus Sicilia e dell’on. Gianni Villari (Ds)

“La Federazione Nazionale della Stampa e l’Associazione Siciliana della Stampa esprimono solidarietà ai giornalisti di Telecolor e in particolare ai due colleghi che hanno già ricevuto la lettera di licenziamento nonostante i tanti appelli a evitare la soluzione traumatica della vertenza.

“La Federazione Nazionale della Stampa e l’Associazione Siciliana della Stampa esprimono solidarietà ai giornalisti di Telecolor e in particolare ai due colleghi che hanno già ricevuto la lettera di licenziamento nonostante i tanti appelli a evitare la soluzione traumatica della vertenza.

La vicenda poteva chiudersi con un accordo fra le parti e invece è stata caratterizzata dalla palese – ma inaccettabile - volontà dell’azienda di disfarsi di tutti i giornalisti con contratto Fnsi. L’azienda ha adottato un metodo inaccettabile, licenziando i colleghi con le qualifiche di maggior responsabilità decapitando quindi, di fatto, la redazione e nel contempo privandola di un insostituibile contributo di esperienza e di professionalità. In caso di procedure di mobilità, invece, vengono valutati alcuni criteri oggettivi, quali ad esempio l’anzianità di servizio, che in questo caso non risultano essere stati adottati. La Fnsi e l’Assostampa sono al fianco dei colleghi che – con motivazioni pretestuose – vengono privati del posto di lavoro e quindi della possibilità di espressione”. “Dopo 14 anni Telecolor come L’Ora: giornalisti imbavagliati per difendere il posto di lavoro e la libertà di informazione” Dichiarazione di Gaetano Perricone Presidente Gus Sicilia, Gruppo Uffici Stampa della Fnsi “La profonda solidarietà e l’affettuosa vicinanza che ci sentiamo di esprimere in questi momenti difficilissimi ai colleghi di Telecolor Fabio Albanese e Alfio Sciacca, componenti di una redazione ricca di professionalità e valori quanto mai significativi e che ha scritto pagine importanti nella storia del giornalismo non soltanto siciliano, non è e non vuole essere soltanto un atto dovuto verso chi sta perdendo il posto di lavoro. E’ anche, per alcuni di noi, il tristissimo ricordo e la dolorosa riapertura di una piaga mai veramente risanata: la fine di un’altra grande, storica testata dell’informazione siciliana, il giornale L’Ora di Palermo, chiusa dall’editore dopo 92 anni e dopo aver scritto pagine straordinarie, per ragioni – così ci fu detto - di bilancio. Anche allora, in quegli angosciosi giorni del mese di maggio di 14 anni fa, così come hanno fatto ieri i colleghi di Telecolor noi de L’Ora ci imbavagliammo in massa al Teatro Biondo di Palermo; fui proprio io, togliendomi per qualche minuto il fazzoletto che mi copriva la bocca, a leggere una nota con la quale cercammo di spiegare a tutti per quali ragioni, a nostro avviso, si stava mettendo a tacere per sempre un giornale che, con le sue cronache ed inchieste e le sue grandi e piccole battaglie di legalità, aveva cercato per quasi un secolo di rendere migliore questa nostra Sicilia. Un giornale nel quale molti di noi sono cresciuti come giornalisti e come uomini, imparando – ho l’onore di dire, credo interpretando il pensiero di tanti colleghi di allora e di oggi – cosa significa impegnarsi giorno per giorno per una informazione realmente libera e per cercare di fare bene questo nostro mestiere, al di là di ogni possibile condizionamento. Purtroppo anche oggi, come allora, siamo costretti a prendere atto, in modo responsabilmente consapevole ed estremamente preoccupato, di uno stato di malessere sempre più profondo e di un attacco sempre più grave e destabilizzante alle regole ed ai principi basilari della professione giornalistica nella nostra regione, dei quali i licenziamenti a Telecolor in primo luogo, ma anche e per altri versi la questione ancora lontana dall’essere risolta del precariato negli uffici stampa pubblici, costituiscono la punta dell’iceberg. Per fronteggiare questo malessere e questo durissimo attacco, mai come oggi tutti i giornalisti siciliani – ed in particolare chi li rappresenta nel Sindacato - hanno il dovere di condurre con azione forte, lucida ed unitaria queste grandi battaglie, fondamentali per il futuro della nostra professione e della libertà, qualità, pluralità e correttezza dell’informazione”. L’on. Gianni Villari (DS) interviene nella questione relativa alla vertenza Telecolor proponendo un tavolo istituzionale allargato che trovi una duplice soluzione: sostegno all’azienda e evitare i licenziamenti dei giornalisti. “Voglio esprimere la mia solidarietà ai giornalisti di Telecolor Alfio Sciacca e Fabio Albanese che hanno ricevuto oggi la lettera di licenziamento. La situazione sta precipitando ma una soluzione si deve e, credo, si può trovare. La mia proposta è quella di un grande tavolo di discussione cui siedano l’azienda, le istituzioni e, stavolta, la politica regionale e nazionale. Se il problema è di carattere finanziario, come più volte ha detto l’azienda, detto tavolo istituzionale potrà certamente esprimere una soluzione che miri a due importanti scopi: aiutare l’azienda in un momento di difficoltà ed evitare il licenziamento dei giornalisti. Telecolor è una voce importante nel panorama mediatico siciliano. Un punto di riferimento di quel pluralismo dell’informazione che non può venire meno in un paese democratico.”

@fnsisocial

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