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Internazionale 05 Apr 2006

Ue, critiche ai sussidi per i giornalisti di Strasburgo

(Astro9colonne) - Bruxelles, 5 apr - Il Parlamento europeo sostiene economicamente i giornalisti per coprire le sessioni parlamentari di Strasburgo, una mossa che i legislatori spiegano con l’esigenza di “assicurare che il solo organismo dell’UE eletto democraticamente non venga ignorato dai media”.

(Astro9colonne) - Bruxelles, 5 apr - Il Parlamento europeo sostiene economicamente i giornalisti per coprire le sessioni parlamentari di Strasburgo, una mossa che i legislatori spiegano con l’esigenza di “assicurare che il solo organismo dell’UE eletto democraticamente non venga ignorato dai media”.

Nell’ambito di un programma varato negli anni ’80, circa 60 giornalisti provenienti da tutti gli Stati membri ricevono sussidi per i viaggi e le spese extra dal Parlamento, quando questo trasferisce - una volta al mese - il suo lavoro da Bruxelles a Strasburgo. I rimborsi di Strasburgo creano polemiche in un periodo in cui le uscite del Parlamento europeo sono sotto attento esame. Il Parlamento, che spende 200 milioni di euro l’anno per i trasferimenti a Strasburgo, ha acconsentito quest’anno a riformare parte del generoso sistema di garanzie previsto per i suoi membri. Ma i rimborsi ai giornalisti sono rimasti invariati. Hans Peter Martin, parlamentare indipendente austriaco ed ex giornalista di Der Spiegel - noto per la sua inchiesta del 2004 in cui rivelò che alcuni parlamentari lasciavano Bruxelles o Strasburgo subito dopo aver firmato il foglio presenze assicurandosi così l’indennità quotidiana - ha dichiarato che “i fondi ai giornalisti danno l’impressione che il parlamento stia pagando per garantirsi da ogni possibile controllo, dal momento che i giornalisti usufruiscono dei medesimi benefici riconosciuti agli eletti”.

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