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Il segretario Usigrai, Daniele Macheda (Foto: ImagoEconomica/Fnsi)
Istituzioni 06 Giu 2023

Usigrai: «Bene il Media Freedom Act, ma servono modifiche»

Il segretario Daniele Macheda in audizione alla Camera: «Imprescindibili l'autonomia e l'indipendenza dei servizi pubblici europei dai governi e dai partiti».

«Per il sindacato dei giornalisti della Rai sono condizioni imprescindibili l'autonomia e l'indipendenza dei servizi pubblici europei, radiotelevisivi e multimediali, dai governi e dai partiti». Lo ha spiegato il segretario dell'Usigrai, Daniele Macheda, alle Commissioni riunite VII (Cultura, Scienza e Istruzione) e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera, dove ha espresso la sua soddisfazione per il testo del regolamento EMFA (European Media Freedom Act) in discussione in sede europea, che mira a garantire in ambito nazionale ed europeo norme sulla governance e sulle risorse che portino fuori dal controllo dei governi e dei partiti i servizi pubblici radiotelevisivi e multimediali e garantiscano il pluralismo dei media.

«Requisiti - ha sottolineato Macheda - che non sono garantiti dalle leggi in vigore in Italia - come dimostrato ampiamente dai recenti avvenimenti in Rai - che anzi favoriscono l'influenza dei governi sul servizio pubblico».

L'attenzione dell'Usigrai è stata rivolta anche agli organismi di garanzia delle comunicazioni, «i cui componenti devono poter essere eletti con criteri di rappresentanza tali da rendere evidente ai cittadini l'indipendenza e l'autonomia di questi organismi a livello nazionale e comunitario».

«Non meno importante appare il tema delle concentrazioni di mercato, per le ricadute che possono avere sul pluralismo e sull'indipendenza dei media Europei», ha proseguito Macheda. Tra le modifiche e integrazioni al testo di regolamento Europeo, l'Usigrai ha messo in evidenza «la necessità di fornire agli utenti delle piattaforme di informazione e intrattenimento strumenti idonei ad evitare le 'bolle informative', obbligando i gestori delle piattaforme ad esporre agli utenti punti di vista diversi da quelli che risultano 'preferiti' in base agli algoritmi di profilazione».

In relazione alla allocazione delle risorse per i media l'Usigrai «ha accolto positivamente la volontà del nuovo regolamento Europeo di obbligare gli stati membri a garantire risorse certe e pluriannuali per i servizi pubblici ed ha segnalato infine la necessità di strumenti di misurazione dell'audience univoci per tutti gli stati dell'Unione che includano anche le piattaforme on-line evitando, come succede oggi, che i dati dei siti internet siano quelli forniti dalle piattaforme stesse». (Ansa)

@fnsisocial

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