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Un momento dell'incontro a Palazzo San Macuto (Foto: Usigrai)
Usigrai 01 Ott 2025

Usigrai: «La Vigilanza torni in aula e dia una presidenza alla Rai». Incontro con Floridia

Videocomunicato del sindacato dei giornalisti del servizio pubblico andato in onda mercoledì 1° ottobre 2025: «La maggioranza di governo blocca il lavoro della Commissione facendo mancare ad ogni convocazione il numero legale». Nel pomeriggio il confronto a Palazzo San Macuto.

«Da un anno la Rai è senza presidente. Questo perché i partiti non hanno trovato un accordo su un nome che per legge deve avere i due terzi dei voti in Commissione di Vigilanza. Per questo motivo la maggioranza di governo blocca il lavoro della Commissione facendo mancare ad ogni convocazione il numero legale. È così venuta meno l'attività istituzionale di controllo, indirizzo e vigilanza sulla Rai». Questo l'inizio del videocomunicato dell'Usigrai andato in onda mercoledì 1° ottobre 2025 nel corso dei telegiornali Rai.

«Bloccate le audizioni di vertici aziendali, direzioni editoriali e sindacati. Nessun confronto sull'andamento dell'azienda, nonostante il preoccupante calo degli ascolti», prosegue il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico che rilevano ancora: «Il Capo dello Stato ha definito questo stallo politico 'sconfortante' ribadendo che 'la libertà vive del funzionamento delle istituzioni, non della paralisi'. A pagare il prezzo di questa gestione politica siamo noi cittadini. Usigrai dice basta. La Vigilanza torni in aula e dia una presidenza alla Rai».

In un secondo comunicato l'Esecutivo Usigrai rende noto di aver «incontrato a Palazzo San Macuto Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, il cui funzionamento è bloccato esattamente da un anno per la scelta dei partiti di maggioranza di far mancare sistematicamente il numero legale a ogni convocazione. Una delle conseguenze è l'impossibilità di eleggere il Presidente della Rai dopo 12 mesi dall'insediamento del Cda».

La presidente Floridia, proseguono i rappresentanti sindacali, «ha ringraziato l'Usigrai per il videocomunicato sindacale in onda oggi nei tg e giornali radio Rai che denuncia ai cittadini le conseguenze del blocco della Vigilanza. Un incontro in cui si sono affrontati i problemi dell'azienda, a partire proprio dell'impossibilità di far funzionare l'organismo di indirizzo generale e vigilanza del servizio pubblico».

L’onorevole Floridia ha commentato: «Non si può votare un presidente se la commissione è sotto ricatto», aggiungendo poi «che non poter convocare in audizione l'Ad della Rai è un fatto gravissimo e senza precedenti».

Il segretario dell'Usigrai Daniele Macheda ha sottolineato come «questo blocco danneggi tutti noi come dipendenti e come cittadini e lasci l'azienda alla deriva e senza un indirizzo sul piano industriale e su quello delle news», aggiungendo grande preoccupazione per il calo degli ascolti.

L’organismo sindacale di base conclude: «Si è parlato anche della proposta di riforma della Rai avanzata della maggioranza di Governo e sono stati evidenziate 3 gravissime criticità: la previsione di una maggioranza semplice del Parlamento per eleggere i componenti del Cda, in violazione dell'European Media Freedom Act; l'assenza di risorse certe per il servizio pubblico - che per la Presidente andrebbero legate al contratto di concessione di servizio pubblico - e la previsione di vendita di quote della Rai a privati. L'incontro si è concluso con la richiesta dell'Usigrai di incontrare tutta la Commissione di Vigilanza o, in alternativa, i capigruppo».

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