«Il mondo dell'informazione vive un'epoca di vorticosa trasformazione. Va progettata una transizione che salvaguardi la funzione dell'informazione indipendente - e quindi dei giornalisti che, a loro volta, evitino la tentazione dell'autocensura - riconoscendo e rendendo operante la sua funzione nella vita democratica». Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia del "Ventaglio", svoltasi al Quirinale mercoledì 30 luglio 2025.
Il Capo dello Stato ha rimarcato «il delicato ruolo che una informazione libera e indipendente svolge per la salute della nostra democrazia e nella costruzione di un ordine internazionale non piegato a interessi di potenza». Mattarella ha sottolineato «la funzione vitale del giornalismo come 'cane da guardia' contro le tentazioni degli eccessi del potere». A suo avviso «il pluralismo delle opinioni - valore di rilievo fondamentale - non è sostitutivo della informazione libera e indipendente. Da qui la particolare responsabilità di cui sono gravati editori e giornalisti».
Mattarella ha poi evidenziato che «il Regolamento europeo sulla libertà dei media entrerà in vigore l'8 agosto e, da quel momento, le sue norme saranno applicabili: riguarderanno - fra l'altro - le questioni dell’indipendenza editoriale, i contenuti delle grandi piattaforme digitali, il funzionamento indipendente dei media del servizio pubblico. Quest'ultimo, è tema ancora più delicato, e richiama la assoluta necessità che le garanzie predisposte dalla legislazione siano attuate e non eluse. Il quadro offerto nella Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sul tema di designazione del Presidente della Rai è sconfortante. La libertà vive del funzionamento delle istituzioni, non della loro paralisi».
Il Presidente della Repubblica ha poi affrontato la questione della situazione dei giornalisti a Gaza, «ove si pretende di oscurare la realtà in atto. Impedire ai giornalisti di svolgere la propria funzione è imperdonabile. I giornalisti uccisi in questa come in altre guerre sono martiri della causa della libertà di informazione. L'importanza delle regole che, in democrazia, nello Stato di diritto, tutelano la libertà di ciascuno, creando anche istituzioni a questo scopo in materia di informazione, appare in tutta evidenza».
Infine Mattarella ha lanciato un allarme: «L'imporsi dell'Algoritmia - e un uso spregiudicato dell'intelligenza artificiale - crea egemonie che negano il pluralismo, organizzando i contenuti della rete in modo da costringere gli utenti verso canali obbligati, agendo da mediatore occulto, di ignote caratteristiche e finalità, con caratteri distorsivi, lontani da quelli della libertà e del pluralismo dell'informazione. In tal modo Internet, dalla missione di libertà espressiva e diffusiva da parte di chiunque, si converte in luogo di organizzazione e scorrerie per i propalatori delle più incredibili fake news».
Alla cerimonia era presente anche una delegazione della Fnsi, guidata dalla segretaria generale Alessandra Costante: « Ancora una volta – ha commentato - il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto dell’informazione un’analisi lucida e totalmente condivisibile. La Federazione nazionale della Stampa, in questo momento di vorticose trasformazioni, sente in pieno la responsabilità di salvaguardare la funzione dell’informazione libera, indipendente e, aggiungo, anche di grande professionalità. Ma l’impegno dei soli giornalisti non è sufficiente per riaffermare, anche concretamente il ruolo dell’informazione posta a garanzia della democrazia: al nostro fianco servono le istituzioni, la politica, il governo e i cittadini che sono i destinatari del nostro lavoro». (anc)
PER APPROFONDIRE
Il testo integrale dell'intervento del Presidente Mattarella è disponibile sul sito web del Quirinale.