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Internazionale 07 Ott 2006

Afghanistan, agguato mortale a due reporter tedeschi: un uomo e una donna uccisi da uomini armati I Taleban: "Non siamo responsabili della morte dei giornalisti"

Due giornalisti tedeschi, una donna e un uomo, sono rimasti uccisi la notte scorsa in un agguato mentre era in viaggio dalla provincia di Baghlan a quella di Bamiyan, nel centro dell'Afghanistan

Due giornalisti tedeschi, una donna e un uomo, sono rimasti uccisi la notte scorsa in un agguato mentre era in viaggio dalla provincia di Baghlan a quella di Bamiyan, nel centro dell'Afghanistan

I due reporter, collaboratori della radio Deutsche Welle, si stavano recando a Bamiyan, dove sorgevano le celebri statue del Buddha abbattute dai taleban, per realizzare privatamente un documentario, secondo l'edizione online del settimanale tedesco Der Spiegel. Nulla si sa ancora dell'identita' delle due vittime. L'ambasciata tedesca a Kabul e' impegnata nell'accertamento di tutti i particolari dell'attacco con le autorita' afghane. Citando il portavoce del ministero dell'interno a Kabul Zemarai Bashary, lo Spiegel online afferma che i due tedeschi sono stati uccisi da colpi d'arma da fuoco sparati da sconosciuti. Il capo dei servizi di sicurezza della provincia di Baghlan (120 chilometri a nord di Kabul), il generale Azim Hashimi, ha detto che ''uomini armati non identificati hanno sparato sulla loro macchina''. I reporter avevano un autista ma di lui non si ha notizia, secondo il generale. I cadaveri, sempre secondo lo Spiegel online, sono stati trovati in una tenda a circa 150 km a sud di Baghlan. Le salme sono state gia' trasportate a Kabul. Un dipendente della Deutsche Welle, contattato dalla France Presse, ha detto che l'auto, i passaporti e gran parte del materiale dei giornalisti erano stati lasciati accanto ai corpi. Il portavoce della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), Dominic White, ha detto di non conoscere le circostanze dell'attacco e che a fino a mercoledi' scorso i due giornalisti avevano lavorato per conto della forza della Nato, proseguendo poi di propria iniziativa un giro per il paese. Un altro agguato mortale, ai danni dell'Isaf, e' avvenuto oggi nei pressi di Kandahar, una delle zone piu' turbolente dell'Afghanistan dove nelle scorse settimane la forza internazionale ha lanciato una vasta offensiva contro i ribelli Taleban. Un soldato, la cui nazionalita' non e' stata precisata, e' morto in seguito all'esplosione di un ordigno contro una pattuglia. Secondo i vertici della Nato nell'operazione nel sud e' stata inflitta una delle peggiori sconfitte ai Taleban, il cui leader, il mullah Mohammad Omar, si troverebbe ancora in Afghanistan, ha assicurato oggi un suo presunto portavoce, Abdul-Hai Mutmain. (ANSA) I Taleban hanno negato ogni loro coinvolgimento nell'uccisione di due giornalisti tedeschi, trovati morti oggi nel nord dell'Afghanistan. «I nostri mujahidin non attaccano giornalisti - ha detto alla Dpa il portavoce dei militanti islamici, Kari Yussuf Ahmadi - Non sono un nostro obiettivo, noi attacchiamo solo gli americani e quelli che li appoggiano». I due reporter assassinati collaboravano con la radio Deutsche Welle. (Adnkronos)

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