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L'intervento della segretaria generale Alessandra Costante
Formazione 13 Apr 2023

AI in redazione, Costante: «Fenomeno da governare senza timori»

Partecipando al seminario promosso da ProfessioneReporter.eu e Odg Lazio, la segretaria generale della Fnsi è tornata sull'esigenza di dotare le categoria di strumenti nuovi per gestire la fase di transizione in atto: «Dobbiamo chiedere tutti insieme una grande riforma della norme che governano il nostro mondo.

«L'intelligenza artificiale può essere una meravigliosa scommessa sul futuro o una tremenda discesa verso il buio più profondo: dobbiamo scegliere come governarla, senza paura e senza timore». Ne è convinta Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, che, partecipando giovedì 13 aprile 2023 al corso di formazione sull'AI organizzato da ProfessioneReporter.eu e Ordine dei giornalisti del Lazio, ha portato all'attenzione di partecipanti e relatori il punto di vista del sindacato sulla rivoluzione tecnologica (l'ennesima) che sta investendo il mondo del giornalismo, in Italia e non solo.

«Non si può bloccare lo sviluppo tecnologico - ha aggiunto Costante - Del resto, la tecnologia non è neutra e a fare la differenza è il modo in cui la utilizziamo, sono gli strumenti di cui disponiamo. Di certo non possiamo subire la rivoluzione tecnologica portata nelle redazioni dall'intelligenza artificiale. Per gestirla abbiamo oggi a disposizione gli strumenti previsti dal contratto nazionale di lavoro, ma servono anche strumenti nuovi. Per questo dobbiamo chiedere tutti insieme a governo e parlamento una riforma globale della norme che governano il nostro mondo».

Per la segretaria Fnsi, «il nodo è riuscire a lavorare con gli strumenti del futuro garantendo l'occupazione dei giornalisti e assicurando ai colleghi di poter ancora fare il loro mestiere seguendo le regole deontologiche».

Costante si è anche soffermata sugli aspetti etici legati ad usi impropri dell'Ai, «che può essere impiegata – ha spiegato – per confondere i lettori cancellando il confine tra vero e verosimile, creando il caos tra i cittadini, minando la democrazia. Anche da questo punto di vista dobbiamo attrezzarci, allenare nuove professioni giornalistiche a scoprire gli artefatti dell'intelligenza artificiale».

Dopo i saluti introduttivi del presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D'Ubaldo, moderati da Andrea Garibaldi e Vittorio Roidi, al seminario hanno partecipato, fra gli altri, il professor Fabio Ciotti e i giornalisti Claudio Cerasa, Giampiero Gramaglia, Stefano Feltri, Riccardo Luna. Occorrono regole e trasparenza per garantire un impiego "etico" dell'enorme potenziale offerto dall'intelligenza artificiale, è stato il filo conduttore della mattinata di approfondimento.

«Ma se è vero che anche la Ue si sta interrogando, ad esempio, sul pericolo rappresentato da un uso distorto dell'intelligenza artificiale per fini politici, in Italia su questo tema siamo molto indietro. Gli unici che, finora, si sono posti il problema dell'impatto dell'AI anche sull'articolo 21 della Costituzione sono i vescovi. Questo dovrebbe farci riflettere», ha concluso Costante.

@fnsisocial

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