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Rai 25 Mag 2011

Anche la Anzaldo prende le distanze da Minzolini che subito la solleva dalla telecronaca del 2 giugno

Elisa Anzaldo, conduttrice del Tg1 della notte, ha inviato a Minzolini una lettera nella quale chiede di essere sollevata dall’incarico. Nella missiva, la Anzaldo spiega di non ritenere più possibile ''rappresentare un telegiornale'' che, a suo giudizio, ''ogni giorno rischia di violare i più elementari  doveri dell'informazione pubblica: l'equilibrio, l'imparzialità, la correttezza, la completezza'' .

Elisa Anzaldo, conduttrice del Tg1 della notte, ha inviato a Minzolini una lettera nella quale chiede di essere sollevata dall’incarico. Nella missiva, la Anzaldo spiega di non ritenere più possibile ''rappresentare un telegiornale'' che, a suo giudizio, ''ogni giorno rischia di violare i più elementari  doveri dell'informazione pubblica: l'equilibrio, l'imparzialità, la correttezza, la completezza'' .

''Le dimissioni di Elisa Anzaldo sono la spia di un malessere che attraversa migliaia e migliaia di dipendenti che, da sempre, hanno amato e amano le ragioni del servizio pubblico'': così Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, commenta la lettera con cui la giornalista del Tg1 ha chiesto il 19 aprile al direttore della testata, Augusto Minzolini, di ''essere sollevata dall'incarico di conduttrice del Tg1 della notte''. Il caso è al centro di un articolo pubblicato oggi da Repubblica.
''Chiunque abbia ancora a cuore le sorti del servizio pubblico - dice oggi Giulietti - farebbe bene a leggere le lettere di Elisa Anzaldo, una coraggiosa e sensibile cronista del Tg1 stimata e apprezzata al di là di ogni logica di appartenenza politica o sindacale, perché quella lettera riguarda la 'scomparsa dei fatti' e le ragioni della perdita di credibilità del più importante tg della Rai e della azienda nel suo complesso''.
''Non sappiamo - conclude Giulietti - se esista davvero 'una nuova Rai' della signora Lei, ma ci auguriamo davvero che qualcuno batta un colpo e ancor prima di pensare a nuove infornate di nomine lottizzate voglia ripristinare ora e subito le regole oltraggiate e le dignità professionali umiliate''. (ANSA)

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Usigrai comunicano:

“Fnsi e Usigrai condividono le valutazioni del cdr del Tg1. Una brutta stagione quella che stiamo vivendo, ma la schiena dritta dei colleghi sta animando un grande risveglio delle coscienze dentro e fuori la categoria dei giornalisti. C'e' bisogno di gesti come quello di Elisa Anzaldo (e va ricordato sempre il sacrificio professionale che fece l'anno scorso Maria Luisa Busi). La collega per aver lasciato la conduzione del Tg1 ha immediatamente subìto una ritorsione: il direttore Minzolini (non nuovo a comportamenti del genere, lesivi dei diritti professionali) ha, infatti, tolto alla collega la telecronaca, già a lei affidata, in occasione della festa del 2 giugno. Gli organismi della categoria non accetteranno, senza una dura reazione, questo comportamento del direttore del Tg1 nei confronti di Elisa Anzaldo come già il cdr ha denunciato con la massima chiarezza”.

RAI: CDR TG1, SCELTA ANZALDO È PROBLEMA DELLA REDAZIONE
SUONA COME RITORSIONE TOGLIERE COLLEGA DA TELECRONACA 2 GIUGNO

ROMA, 25 MAG - ''Il fatto che la collega Elisa Anzaldo lasci la conduzione del telegiornale è un problema non solo suo, come afferma il direttore Minzolini, ma di tutta la redazione'': a sottolinearlo è il comitato di redazione del Tg1 in una nota.
''Sui temi da lei posti, su pluralismo e completezza dell'informazione, il cdr - si legge nella nota - ha più volte sollecitato il direttore ad un maggiore equilibrio, soprattutto dopo le multe inflitte dall'Agcom ed in periodo di par condicio elettorale. E continuerà a farlo, a tutela della credibilità del lavoro di tutta la redazione, anche garantendo tutela sindacale a lei e a tutti i colleghi che - secondo contratto - hanno 'il diritto insopprimibile di non vedere la propria firma, voce o immagine associata a servizi o notizie nei cui confronti abbiano espresso motivato dissenso'''.
''Suona invece di ritorsione - continua il comitato di redazione - la decisione immediata di togliere alla collega la telecronaca del 2 giugno a lei già affidata. Il cdr vigilerà affinché la collega possa - come lei chiede - continuare a svolgere la mansione di caposervizio di line della redazione Cronaca. Di tutto questo avremmo voluto parlare con la consueta franchezza con il direttore, che oggi però non ha trovato il tempo per incontrarci - conclude la nota - rinviando il colloquio ai prossimi giorni''. (ANSA) 

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