«L’istituzione scuola si attenga alle note ufficiali e, come concesso dalla legge, affidi le proprie eventuali ragioni a smentite o richieste di rettifica. Quanto accaduto a Pachino è inaccettabile e lo riteniamo assai discutibile per lo stesso compito affidato alla scuola. Che l’Istituto d’istruzione secondaria superiore “Michelangelo Bartolo” affidi alla propria pagina Facebook un giudizio su un’inchiesta giornalistica riportata dal collega Sebastiano Diamante e riguardante, così come verificato correttamente dal collega attraverso fonti autorevoli e attendibili, una ispezione effettuata dalla Guardia di Finanza per la verifica della spesa per un progetto legato al PNRR, squalifica il ruolo educante dell’intera comunità scolastica pachinese», lo afferma in una nota di Assostampa Siracusa, il segretario provinciale Prospero Dente. Che aggiunge: «L’autore del post – ovviamente anonimo – pur non citando direttamente Diamante, sottolinea alcuni passaggi dell’articolo in questione non risparmiando un discutibile sarcasmo che mal si addice ad uno storico istituto di Pachino. Procederemo alla segnalazione di quanto avvenuto all’Ufficio Scolastico Regionale e a quello Provinciale, certi che lo stesso Dirigente scolastico del “Bartolo” – che non ha voluto concedere dichiarazione al collega Diamante – vorrà richiamare l’autore del post e fargli comprendere che una pagina social di un Istituto d’istruzione è ben altra cosa rispetto al resto. Mark Twain (pare tanto caro al novello scrittore) diceva: “Non ho mai lasciato che la scuola interferisse con la mia educazione”. Ecco, insegnare l’uso responsabile dei social ai più giovani dovrebbe rientrare tra i compiti principali di ogni adulto. Alimentare altro interferisce proprio con la crescita di chi ci viene affidato». (Da assostampasicilia.it)