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Associazioni 09 Ott 2006

Assostampa Umbra: adesioni allo sciopero superiori al 95% ma escono tre giornali Il Direttivo: “Il modello di editoria che vorrebbe la Fieg”

Adesioni allo sciopero superiori al 95 per cento si sono registrate nelle redazioni della quasi totalità dei quotidiani, della Rai, degli uffici stampa e dei giornali on-line. Nel prenderne atto con soddisfazione l’Asu ringrazia ancora una volta tutti i colleghi che hanno saputo dare una forte risposta all’intransigenza degli editori che rifiutano di trattare il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti scaduto ormai da 590 giorni, sordi perfino all’alto richiamo del Presidente della Repubblica e agli inviti del Governo.

Adesioni allo sciopero superiori al 95 per cento si sono registrate nelle redazioni della quasi totalità dei quotidiani, della Rai, degli uffici stampa e dei giornali on-line. Nel prenderne atto con soddisfazione l’Asu ringrazia ancora una volta tutti i colleghi che hanno saputo dare una forte risposta all’intransigenza degli editori che rifiutano di trattare il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti scaduto ormai da 590 giorni, sordi perfino all’alto richiamo del Presidente della Repubblica e agli inviti del Governo.

In Umbria, nonostante l’ampia partecipazione allo sciopero, tre quotidiani su quattro sono usciti lo stesso mettendo sul mercato il modello di informazione che la Fieg intende imporre negando il diritto dei giornalisti ad avere, come tutti i lavoratori, un contratto rinnovato: ricorso massiccio al precariato, sfruttamento intensivo di collaboratori pagati 8 euro a pezzo, flessibilità selvaggia, redazioni tenute sotto controllo con l’occupazione a termine, Uffici di Direzione usati come braccia meramente operative delle aziende, scongelamento di pagine e inserti preconfezionati. Tutto questo contrasta con il diritto dei cittadini ad un’informazione autonoma, completa e professionalmente valida come più volte hanno messo in evidenza anche le associazioni dei consumatori. E’ per questi diritti speculari che la mobilitazione dei giornalisti umbri continua. L’Asu esprime sorpresa e forte preoccupazione per il fatto che esponenti delle istituzioni e della società civile, abbiano permesso l’utilizzazione di loro elaborati per riempire pagine su pagine (non sappiamo se gratuitamente o con la spesa di denaro pubblico) allineandosi ai più diversi espedienti messi in campo dagli editori per alleggerire gli effetti dello sciopero. L’Asu registra inoltre che alcune pubbliche amministrazioni hanno ritenuto di attivare comunque gli uffici stampa, distinguendosi in un panorama di totale adesione alle ragioni dell’astensione dal lavoro. Il Consiglio direttivo Asu

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