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BBC Persian TV presenters Majid Afshar (L) and Rana Rahimpour (R), London, 2017. Photo: Persian Dutch Network (via en.wikipedia.org)
Internazionale 05 Mar 2020

BBC Persian Tv, appello all'Onu: «Stop alle ritorsioni delle autorità  iraniane contro i corrispondenti all'estero»

La Fnsi ha aderito alla mobilitazione promossa dalla Ifj e dal sindacato inglese Nuj e ha portato la vicenda all'attenzione dei rappresentanti italiani nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra. I giornalisti e i loro familiari in patria sono da anni sottoposti a persecuzioni e intimidazioni.

La Federazione nazionale della Stampa italiana aderisce alla mobilitazione della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) in difesa dei corrispondenti iraniani della BBC Persian Television, finiti nel mirino, insieme con i loro familiari in patria, delle autorità iraniane fin dal lancio, nel 2009, delle trasmissioni del canale satellitare. Come denunciato dal sindacato inglese Nuj e dai lavoratori della stessa emittente, gli operatori dell'informazione e le loro famiglie sono sottoposti da anni a molestie, persecuzioni, intimidazioni, interrogatori e limitazioni negli spostamenti. Per la Fnsi, «le misure messe in atto dalle autorità iraniane costituiscono un chiaro attacco al diritto di cronaca e alla libertà di espressione, che va a incidere sul diritto dei cittadini a ricevere una informazione libera e indipendente su quanto accade in Iran».

La Federazione nazionale della Stampa ha inviato ai rappresentanti italiani nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra una lettera nella quale viene illustrata la vicenda e si chiede di organizzare un incontro con i rappresentanti della BBC. «L'auspicio è le Nazioni Unite possano intervenire presso le autorità iraniane per far sì che cessino le ritorsioni nei confronti dei giornalisti che lavorano al di fuori dell'Iran e delle loro famiglie in patria», spiega la Fnsi.

@fnsisocial

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