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Cdr 30 Set 2005

Cdr Tg1: “No ad 'esproprio' nostra testata dello sport” L’Assemblea affida al Cdr un pacchetto di tre giorni di sciopero

Con un pacchetto di tre giorni di sciopero affidati al Cdr, l'assemblea del Tg1 dice no all'ipotesi di ''espropriare'' la testata delle competenze sportive, e lo fa in un documento approvato all'unanimità.

Con un pacchetto di tre giorni di sciopero affidati al Cdr, l'assemblea del Tg1 dice no all'ipotesi di ''espropriare'' la testata delle competenze sportive, e lo fa in un documento approvato all'unanimità.

Con un pacchetto di tre giorni di sciopero affidati al Cdr, l'assemblea del Tg1 dice no all'ipotesi di ''espropriare'' la testata delle competenze sportive, e lo fa in un documento approvato all'unanimità. ''L'assemblea di redazione del Tg1 convocata 'ad horas' - recita il documento - apprende con grandissima preoccupazione da un comunicato del Cdr di Raisport di una presunta decisione adottata dall'azienda in accordo con il Cdr di Raisport, presente l'Usigrai, di espropriare la nostra testata delle sue competenze sportive per ricondurre la titolarità dell'informazione sportiva televisiva in esclusiva a Raisport. Una decisione che, se vera, minerebbe il prestigio e la completezza del Tg1 senza aggiungerne a Raisport che già per altro fornisce in spirito di reciproca collaborazione servizi alla nostra testata''. La redazione giudica ''irresponsabile e irricevibile una simile grave decisione: per le sue implicazioni in ogni settore dell'informazione (dalla cultura allo spettacolo, dalla cronaca alla politica) lo sport è un patrimonio storico e irrinunciabile della redazione del Tg1 e qualifica in modo decisivo l'informazione di ogni giornale. Non ci risulta che la Gazzetta dello Sport - continuano i giornalisti del Tg1 - fornisca servizi sportivi per il Corriere della Sera. La Rai non può pensare di risolvere così le ripetute sconfitte nel campo dell'acquisizione dei diritti sportivi del calcio di serie A e di altri sport nazionali e popolari e questa decisione è un modesto espediente per camuffare pesanti errori. Per tanto la redazione del Tg1 studierà tutte le forme di protesta e boicottaggio contro questa decisione che considera una vera e propria provocazione e chiede alla azienda un formale e immediato chiarimento. Su questa linea - ricorda la redazione del Tg1 - si mosse ufficialmente anche il direttore Clemente Mimun nel piano editoriale approvato dai redattori del Tg1 e naturalmente dall'azienda. Queste le parole del direttore: "Inutile dire che ritengo lo sport essenziale nel mio modo di concepire un telegiornale e che non verremo meno in questo campo ad una tradizione di successo. L'interesse e le necessità di un settore così importante, richiedono un approccio, un linguaggio, una metodologia di lavoro strettamente connessa alla linea del giornale. Lo sport, poi, non è solo risultato ma emozione, partecipazione, sentimento. E' un settore che non appalterei ad alcuno". ''Pertanto l'assemblea di redazione del Tg1 - conclude il documento - affida al cdr un pacchetto di 3 giorni di sciopero per difendere la completezza dell'informazione della nostra testata''. (ANSA)

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