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Editoria 24 Giu 2015

Chiude il Sannio Quotidiano, Sugc: “Senza fondi all’editoria in Campania la maggior parte dei giornali è a rischio”

“Il Sannio Quotidiano, dopo vent’anni in edicola, il 30 giugno chiuderà i battenti. È il secondo giornale in tre mesi che interrompe le pubblicazioni nell’area del Beneventano. Prima era capitato a Ottopagine (che copre Avellino e Benevento), che ha tentato la strada del web. Altri sette lavoratori andranno in cassa integrazione, e tanti collaboratori non hanno più un giornale sul quale scrivere”.

“Il Sannio Quotidiano, dopo vent’anni in edicola, il 30 giugno chiuderà i battenti. È il secondo giornale in tre mesi che interrompe le pubblicazioni nell’area del Beneventano. Prima era capitato a Ottopagine (che copre Avellino e Benevento), che ha tentato la strada del web. Altri sette lavoratori andranno in cassa integrazione, e tanti collaboratori non hanno più un giornale sul quale scrivere”.

Così il Sindacato unitario giornalisti della Campania nel dare la notizia dell’imminente chiusura di una delle voci storiche del Sannio e dall’intera regione. “È il risultato – scrive l’articolazione territoriale della FNSI - del taglio indiscriminato al fondo ordinario per l’editoria, finanziamenti destinati a società no profit che garantiscono la libertà di stampa. Se la situazione resterà questa, se il governo non deciderà di mettere mano a quel fondo con risorse adeguate, in Campania chiuderà la maggior parte dei giornali cartacei, che attualmente sopravvivono con grande sofferenza e a costo di enormi sacrifici da parte dei lavoratori. Resteranno solo i quotidiani gestiti dai grandi gruppi editoriali e sarà una enorme sconfitta per tutti”.
“La riforma dell’editoria è necessaria – prosegue la nota – ma è necessario che a quella riforma i giornali non ci arrivino già morti. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania ha già promosso un tavolo con i giornalisti soci delle cooperative al quale il segretario della FNSI, Raffaele Lorusso, ha evidenziato che il Fondo per l’editoria ‘va ripristinato e alimentato con fondi aggiuntivi’. Le risorse messe a disposizione dall’Italia per l’editoria no profit non sono nemmeno paragonabili a quelle di altri Paesi europei”. “L’informazione – conclude quindi il Sindacato campano - non può restare nelle mani di quattro o cinque gruppi editoriali. Quella per la libertà di stampa è, innanzitutto, una battaglia di civiltà e la sosterremo fino in fondo”.

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