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Fnsi 05 Nov 2004

Colombia: Ifj condanna le intimidazioni rivolte dal governo ai sindacalisti

Colombia: Ifj condanna le intimidazioni rivolte dal governo ai sindacalisti

Colombia: Ifj condanna le intimidazioni rivolte dal governo ai sindacalisti

La Federazione Internazionale dei Giornalisti ha accusato oggi il governo colombiano di aver condotto "un gioco politico di intimidazione" nei confronti di Victor Bàez Mosqueira, il segretario generale dell'International Confederation of Free Trade Union-Regional Organisation for the Americas (ICFTU-ORIT), entrato nel paese insieme ad altri tre rappresentanti dei sindacati internazionali. "In un paese dove gli attivisti sindacalisti sono stati uccisi perché combattevano per i loro diritti, è intollerabile che i sindacalisti internazionali che hanno espresso solidarietà e sostegno siano vittime di una "politica di intimidazione" ", ha dichiarato Aidan White, segretario generale di IFJ. Il 30 ottobre e il primo novembre scorsi Victor Bàez Mosqueira, Antonio Rodrìguez (International Transport Workers' Federation), Rodolfo Benitez (Union Network International) e Cameron Duncan (Public Services International) sono stati bloccati all'aeroporto internazionale di Bogotà da alcuni agenti della DAS, l'intelligence colombiana. I quattro rappresentanti sarebbero stati fermati perché i loro permessi non erano validi, ma tre di loro, non avevano nemmeno richiesto di poter entrare in Colombia. "Pressioni di questo genere servono per impedire atti di solidarietà verso i colleghi più deboli dell'America Latina," e White ha anche aggiunto che IFJ condivide l'opinione dei sindacalisti che credono che il governo colombiano abbia la responsabilità di proteggere i sindacalisti da qualsiasi forma di intimidazione e violenza. Tre dei quattro colleghi avevano già partecipato ad un incontro con il presidente Uribe durante una missione di solidarietà a settembre, e proprio in quell'occasione il presidente aveva assicurato alla delegazione il pieno impegno del governo per i diritti dei sindacati. In un'altra occasione, i rappresentanti della Gran Bretagna, della Spagna e dell'Irlanda, che erano arrivati in Colombia per partecipare ad un meeting di donne sindacaliste, si sono visti annullare i loro permessi validi per 60 giorni in cambio di una concessione per 3 soli giorni, decisione che è stata modificata solamente dopo una protesta formale presentata al Ministro degli Esteri dalla Global Union Federation e dai sindacalisti locali. "Questi episodi sono inspiegabili," ha concluso White. "La Colombia è uno dei luoghi più pericolosi al mondo per i sindacalisti, con oltre 50 attivisti uccisi solo nel 2004 ed è essenziale che il governo mantenga un dialogo sia con i pater locali, che con quelli internazionali." Le segnalazioni sono state preparate per l'Organizzazione Internazionale dei Laburisti che in questa settimana ha esaminato la lista di violazioni della libertà di associazione in Colombia. (traduzione di Paola Melani per Informazione Senza Frontiere) sito web: www.italian.it/isf

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